d'un uomo! Nessuno gettò mai sopra di te un solo di quegli sguardi che consumano come fiamma, e lasciano un solco nel cuore; nessuno ti disse una parola
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dentro sopportava. Alla fine rimase per qualche tempo immobile, come se i suoi pensieri tacessero, poi si gettò sopra una seggioia, abbandonò gravemente il
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della crestaia, si gettò nelle braccia dell'unica co- noscente che le restasse, la signora Giuditta; e pianse, raccontando il pericolo che correva, e la
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domandarne a sè medesima il perchè. Si gettò dunque sul letto, ma per tutta la lunga notte non potè chiuder gli occhi al sonno, nè trovar un istante di
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sopratutto silenzio e quiete, acconsentì a ritirarsi nel piccolo andito vicino, e si gettò sopra una seggiola, presso la porta socchiusa della cameretta
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non lesse più innanzi. Gettò dispettoso il libro, un amaro sogghigno errava su le sue labbra. Ristette, lo sguardo fisso, le braccia serrate al petto
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dell'anno. Seminando a getto o alla rinfusa, non bastano le tue braccia a nettare il terreno. Devi aspettare che le malerbe siano un po' alte, dovendole
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gettò quella nella bocca aperta del Gigante Zucca. Il Gigante straluna gli occhi, fa ancora tre o quattro passi, poi, mentre babbo e figlio scappano a
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