questa certezza essendo tutta la sua gioja. Seduta sovente al tepido sole delle mattine d' inverno, sotto la nuda pergola della casa, con la conocchia
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le mani le tremano continuamente. Anche oggi ella è sull'aia e fila. Dalla conocchia il filo scende unito e s'attorce sul fuso che prilla. La nonna è
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conocchia e filarono dell'accia. La tessitrice fece la tela: il canapino ne torse il filo. E il merlo, seduto sulla frasca, cantava: - Ci siamo! Ci
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