ideali, non potendo esse esistere altrove se non nelle menti (1). Nè è punto assurdo che degli esseri puramente mentali, sebbene ciascuno per sè non
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nascosta una doppia predicazione, l' una, in cui tanto il subietto quanto il predicato sono entità mentali o ideali, l' altra in cui il subietto è reale
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di ciò che abbiamo sperimentato nel sentimento. Sono dunque negative primieramente le essenze dell' entità prettamente mentali, cioè fabbricate dalla
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ben temporale, di mentire, d' usare restrizioni mentali, di spergiurare, di simulare l' amministrazione de' sacramenti (3), di uccidere (4), di
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esempi, ne' quali abbiamo veduto questo vero, son tolti dalle operazioni mentali del classificare e del distribuire localmente con qualche ordine le cose
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, ecc. In questa maniera nascono gli enti mentali , che si debbono accuratamente distinguere dagli enti ideali . Gli enti ideali sono l' oggetto dell
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, a ragion d' esempio l' accidente (enti mentali), e gli dà un nome suo proprio. Onde per provare che tali cose sono enti, cioè entità, Platone ricorre
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che il generale mio proposito è quello d'investigare fino a qual ordine d'idee possano pervenire le facultà mentali considerate puramente e
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