dell'Autorità "antitrust". Il "referendum" del giugno 2011 catalizza preoccupazioni sulla gestione del servizio idrico: la mobilitazione per l'"acqua bene
della concertazione. Al tempo stesso, il "referendum" abrogativo del 1995, cancellando la lett. a dell'art. 19 St. lav., ha travolto la politica
ripristinare la regola di individuazione dei sindacati rappresentativi previgente al referendum del 1995; dall'altro, a superare la parte inattuata dell'art
. Pur ritenendo che la Corte abbia sanato un "vulnus" costituzionale creato dal "referendum" nello Statuto dei lavoratori, l'A. considera non risolti i
letterale rappresentato dal testo dell'art. 19 dopo il referendum, perché esso finisce per ignorare la precisa scelta politica costituzionale di
confermare con la vastità delle adesioni a "Uno di noi" la stessa volontà manifestata nei referendum del 1983, del 1997 e del 2002: "lo Stato riconosce
di tarpare le ali ad un utile strumento, bistrattato sin dalla sua introduzione, tra mille dubbi di costituzionalità e "referendum" abrogativi.