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PRIN 2012 - Accademia della Crusca
I contratti di prossimità dopo il d.l. n. 76 del 2013
Sulla disciplina della contrattazione di prossimità ex art. 8 l. n. 148 del 2011 è intervenuto il d.l. 28 giugno 2013, n. 76 (poi convertito in l. 9 agosto del 2013, n. 99) denominato cd. "Pacchetto lavoro" il quale, nella formulazione precedente alla conversione, prevedeva una significativa novità procedimentale. Il legislatore infatti aveva inserito l'obbligo di deposito presso la D.T.L. [Direzione Territoriale del Lavoro] dei contratti aziendali o territoriali sottoscritti con i soggetti sindacali comparativamente più rappresentativi, subordinandone il potere di deroga nei confronti della disciplina legale e collettiva solo con l'assolvimento di tale onere. Tuttavia questa previsione, in sede di conversione in legge, è stata soppressa. Con un colpo di spugna è stata cancellata una disposizione che sicuramente non avrebbe fatto danni, ma piuttosto avrebbe prodotto dei benefici in termini di certezza e trasparenza delle specifiche intese. Questo dietro-front immotivato, assieme all'implicita abrogazione della contrattazione di prossimità in tema di solidarietà nell'appalto e sui contratti a termine (attuata sin dalla "legge Fornero" e confermata nel "pacchetto lavoro"), rischia di tarpare le ali ad un utile strumento, bistrattato sin dalla sua introduzione, tra mille dubbi di costituzionalità e "referendum" abrogativi.