meglio non mi risultavano poi niente antipatici. Lui anzi, il conte, a parlarci era persino divertente. E la contessa era molto gentile, mi chiamava
. Anche per il nome la prendevamo in giro: la Guasti, spiritosa, la chiamava Ippopotamo, oppure Ip-ip-urrà. Che cosa non si direbbe, a scuola, pur di
vicina e naturalmente non si chiamava X, ma nei libri tante volte non si dicono i nomi veri dei posti.) - Ma si. Non vorrai che parta dalla stazione del
- Remigio e Vittorina - e la cuoca, che si chiamava Adele ed era una grassona che le piaceva molto ridere. Li avevamo sentiti anche io e Ippolita il giorno
intorno sembrava che friggesse, da tanto che stridevano le cicale. Il cameriere - autista (avevo scoperto che si chiamava Remigio, come l'eroe del
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bell'e sistemate. Una barbarie, la chiamava Ippolita. Magari proprio una barbarie no, però una barba lo era di certo. Quasi quasi mi veniva da darle
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chiacchieravano, certo mai immaginando che noi fossimo cosí vicine. Remigio e la cuoca discutevano di non so cosa e la cameriera, che si chiamava
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posta appena arrivava, su un vassoio d'argento sopra un mobile a tre gambe che si chiamava consòl. Stavo li, aspettavo, senza piú farmi impressionare
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trombe. — È la marcia dell'Aida, — lo corregge Delfina. — Ho conosciuto una volta a Treviso una signora che si chiamava Aida. Teneva un'osteria e non
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, bensí di un capello naturalmente ondulato, forse ricciuto. — Quand'ero piccolo, — sussurra il barone, commosso, — la povera mamma mi chiamava «il mio
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i nomi in cui nessuna lettera compare piú di una volta. Qualche volta sono belli anche gli altri. La povera mamma, per esempio, si chiamava Ottavia
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compie un delitto grave deve essere affetto da qualche anomalia, una di quelle che Lombroso chiamava degenerazioni cerebrali. Così si fa fatica ad
applicala. Wcingarten parla di una «fisica teorica sperimentale»: è tornata in auge quella che, qualche secolo fa. si chiamava «matematica mista in cui