Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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C'era due volte il barone Lamberto

219721
Gianni Rodari 19 occorrenze
  • 1996
  • Edizioni EL - Einaudi Ragazzi
  • Trieste
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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Ne passeranno degli anni e dei secoli prima che le acque azzurre del Cusio rivedano un funerale come quello del barone Lamberto, piú bello di un film

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piú forza che mai: — Lamberto, Lamberto, Lamberto... — Dunque Lamberto è vivo. — Quello di Lamberto dev'essere stato un caso di morte apparente

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occhi spalancati. Quello è il barone? E dov'è finito il vecchio signore incartapecorito, tanto somigliante a una tartaruga, che hanno conosciuto alcuni

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è contento lo stesso di quello che ha fatto. È sufficiente come spiegazione di una favola che obbedisce solo a se stessa? Speriamo di sí. Resta poi

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, noi facciamo quello che ci ordina di fare. Punto e basta. Lui ci mette il capitale, noi il lavoro. Attacca l'asino dove vuole il padrone. — E il

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(ci vogliono due mattine solo per quello, perché i muscoli sono più di seicento e vanno controllati uno per volta); — il sistema nervoso (è cosí

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, quello che preferisce. — Una gazosa, grazie. Quando Anselmo ricompare con la gazosa, è di ritorno anche il barone, in tenuta da subacqueo. — Vieni a

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tuffi. — Non credo una parola di quello che dice, anche se lo dice con tanta grazia. — Ha ragione di non credermi. Difatti non sono figlia del re di

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non si capisce una parola di quello che dicono. Tocca a Caronte rispondere alle domande. — Com'erano, com'erano? — Chi? — Ma i banditi, no? — Avevano

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, offrigli solo il doppio di quello che chiede, non bisogna esagerare. — Signor barone, permetta una parola. — Dimmi, Anselmo. Ma cos'hai? Com'è che

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esporti a certi rischi. Scendo immediatamente. Intanto offri a quei signori aranciata, camomilla, quello che desiderano. Anselmo è tornato dai

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, sette conigli, pasta, riso, formaggi di cinque qualità, trenta chili di frutta, caffè, zucchero, sale. — Quanto sale? — Due pacchetti di quello fino

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. — Evidentemente il direttore della mia banca di Vienna, essendo lui quello che deve tirar fuori materialmente i quattrini, vuol essere ben sicuro di

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permettersi reazioni personali. La foto di profilo ottiene effetti contrastanti. Il naso è senza dubbio quello del barone Lamberto. Ma il collo? Cosí

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banditismo. Quello degli altri. — Adesso dove va? — A bere un bicchier d'acqua. — Ho giusto sete anch'io, andiamo pure. Ottavio è costretto a bere l'acqua, che

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pari a quello del presidente della Repubblica, piú vitto, alloggio e caramelle a piacere. Le caramelle sono per quando gli si secca la lingua. Di che

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signor Anselmo. E anch'essa ripete, con convinzione: — Quello che fa il signor Anselmo, è sempre ben fatto. Ottavio, dal momento che ci si trova

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ventiquattro miliardi. Per il suo cadavere non ci daranno nemmeno un soldo. — Abbiamo il nipote, — osserva un discepolo. — Quello vale anche meno. Nel suo

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scotch. — Cosa? Trenta chili di?... — Di scotch, di scotch! — Ma io non ne ho né trenta chili né trenta etti. Ecco tutto quello che ho. La cartolaia

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