malattia Anselmo ha annotato le medicine da prendere, a che ora del giorno e della notte, i cibi permessi e quelli vietati, le raccomandazioni dei
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di metri dalla cima della montagna. L'incendio si estende pian piano. Insomma, prima che il pallone esploda, i ventiquattro Elle fanno in tempo ad
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... tra l'altro riconoscere ufficialmente il barone... — Il riconoscimento è stato effettuato dai membri della famiglia, cioè da me, che sono l'unico
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causa dell'estate troppo asciutta per i loro gusti, i montanari della Valstrona discutono sui prezzi del legname, i pittori astratti di Verbania dicono
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finestrino della soffitta sono raggi del sole o squilli di trombe. Ha gli occhi aperti, ma non vuol dire, in sogno si hanno sempre gli occhi aperti
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poi, alla fin dei conti, il mare riceve le sue spettanze: difatti le acque della Nigoglia, dopo una breve corsa a nord, si gettano nello Strona, lo
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medicine da prendere, a che ora del giorno e della notte, i cibi permessi e quelli vietati, le raccomandazioni dei dottori: «Stare attenti al sale, che
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È il turno della signora Zanzi. — Lamberto, Lamberto, Lamberto... Essa sta molto attenta a non calcare sulla seconda sillaba, perché non si senta
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testa. — Un momentino, signor barone. Anselmo va a cercare la grande lente con cui il barone osserva i francobolli della sua collezione. Nella lente
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l'iride azzurra che circonda il foro nero della pupilla come il lago d'Orta circonda l'isola di San Giulio. — Direi, — riferisce il barone, analizzando le
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A Roma c'è la Cupola di San Pietro. Dall'alto della Cupola, se si sa dove guardare, si vede un attico circondato da un grande terrazzo, dove siede
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l'inno di Garibaldi, s'insinua silenziosamente nella camera dello zio Lamberto, che russa senza sospetto alcuno, gli appoggia la bocca della canna al
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lei può sbarcare, perché fa parte della famiglia. Altre istruzioni le saranno comunicate in seguito. Ottavio obbedisce. Si può discutere con un mitra?
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, come un cordone gettato per tenere legata l'isola alla terraferma. Sul lungolago di Orta la gente conta le luci. — Sono quelle della villa del barone
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utile? Il capo ha fatto un cenno a due dei suoi uomini, che si sono allontanati per fare una ricognizione completa della villa. — Signor barone, — ha
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approfittano dell'occasione per dedicarsi allo sport della vela. Di notte sulle barche si accendono fari, lampade tascabili o ad acetilene, candele e torce
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ricordato che quella poesia era già stata scritta da un altro poeta. Il quale però non parlava del Monte Rosa, ma della Torre Eiffel di Parigi. E non
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d'oro in una palestra della metropoli lombarda, aperta anche la notte. — Che cosa c'è in quei pacchi? — domandano i poliziotti addetti alla
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I ventiquattro direttori di banca e i loro segretari siedono in permanenza nel palazzo della Comunità della Riviera e di lí conducono le trattative
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? — Bene, grazie, signor barone. — E il resto della famiglia? — Ottimamente, signor barone. Rassicurato circa il lavoro che si svolge nelle soffitte, il
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soffitte della villa, ora, ci sono sei persone che giorno e notte ripetono il nome del barone: — Lamberto, Lamberto, Lamberto... — Lamberto, Lamberto
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fallita. Non ci rimane che squagliarcela. — E cadere nelle mani della polizia che circonda l'isola? — L'aviatore che doveva venirci a prelevare con il suo
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elastico la scaletta esterna del palazzotto della Comunità, in fila indiana. C'è sempre chi si diverte a contarli: — ...quarantasei, quarantasette
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L A COLLANA F A N T A ST IC A Edizione speciale pubblicata su licenza di Edizioni EL, San Dorligo della Valle (Trieste) 1992, 1996 Edizioni EL, San
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