villa del barone Lamberto, un signore molto vecchio (ha novantatre anni), assai ricco (possiede ventiquattro banche in Italia, Svizzera, Hong Kong
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radioamatori del Piemonte, della Lombardia e del Canton Ticino sono tutti ai loro apparecchi e fanno una confusione da non dire, con tanti «passo e chiudo» che
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Ne passeranno degli anni e dei secoli prima che le acque azzurre del Cusio rivedano un funerale come quello del barone Lamberto, piú bello di un film
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causa dell'estate troppo asciutta per i loro gusti, i montanari della Valstrona discutono sui prezzi del legname, i pittori astratti di Verbania dicono
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finestrino della soffitta sono raggi del sole o squilli di trombe. Ha gli occhi aperti, ma non vuol dire, in sogno si hanno sempre gli occhi aperti
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San Giulio e del barone Lamberto, è diverso dagli altri laghi piemontesi e lombardi. È un lago che fa di testa sua. Un originale che, invece di mandare
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diventerà da grande. A questo, però, c'è rimedio. Ogni lettore scontento del finale, può cambiarlo a suo piacere, aggiungendo al libro un capitolo o due. O
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lago d'Orta. In mezzo al lago d'Orta, ma non proprio a metà, c'è l'isola di San Giulio. Sull'isola di San Giulio c'è la villa del barone Lamberto, un
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solito, sta pescando. Ha gettato l'esca dalla finestra e aspetta. L'attività principale del vero pescatore è aspettare. A prendere i pesci sono buoni
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l'ombrello e a metà strada deve tornare indietro a prenderlo. — Guarda: un capello. Erano quarantacinque anni che non si vedeva niente del genere sulla mia
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è spaventato? Si ritira nella sua tana? — Le sue rughe, signor barone... La faccia del vecchio signore è come rappresa in una ragnatela fittissima di
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sotto un ombrellone un giovane sui trentacinque anni, dall'aspetto meditabondo. È Ottavio, il nipote del barone Lamberto, che riflette. Egli ha perso al
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— Forza, Ottavio! Si va a fare un po' di vela. Ottavio si scusa, dice che il lago gli dà il mal di mare e intanto riflette: «Questi trincianti del
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È in costume da bagno. Sul petto non ha nemmeno una puntura di zanzara. — Dài, Ottavio, si fa un po' di stile libero? Due giri del lago, ti do mezzo
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uomini le hanno dato forma con il loro lavoro. Se si vede del verde, la natura non c'entra: sono i giardini delle ville. Non si vedono rocce, ma
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pilota gli hanno dato anche la benedizione. Il pilota ha scherzato con loro: — San Giulio, però, non aveva bisogno del motoscafo per attraversare il
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ascoltare con attenzione. Intanto non si preoccupi delle armi, non abbiamo alcuna intenzione di farle del male, se lei accetterà le nostre condizioni
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avventurosi alle villeggiature troppo tranquille. Non c'è piú un letto libero negli alberghi del Cusio, del Verbano e dell'Ossola. I campeggi sorgono come
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ricordato che quella poesia era già stata scritta da un altro poeta. Il quale però non parlava del Monte Rosa, ma della Torre Eiffel di Parigi. E non
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. Piccoli colpi di tosse esprimono imbarazzo. Raschiamenti di gola indicano perplessità. Uno dei segretari bisbiglia nell'orecchio del suo vicino: — Il
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con i banditi. È un bel palazzotto del Cinquecento che, come dicono le guide, «poggia su quattro pilastri angolari, inframmezzati da robuste colonne di
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, dopo aver letto il contromessaggio. — La sola cosa veramente bella del mio volto, — spiega dolcemente il barone Lamberto, — è il mio naso. Forse in
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fatto dell'orecchio. Poi quello del dito. Ora Ottavio perfeziona il suo piano: farà morire il barone e darà la colpa ai banditi. Ma per quanto pensi e
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soffitte della villa, ora, ci sono sei persone che giorno e notte ripetono il nome del barone: — Lamberto, Lamberto, Lamberto... — Lamberto, Lamberto
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salamelecchi. Ma ora deve scendere per tranquillizzare il sospettoso Anselmo. La partita a scacchi è finita con la vittoria del barone. Ora è
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punto. Non tutti sanno cosa sia un vocabolario, ma restano zitti per non passare da analfabeti. Del resto il capo ha già preso un librone da uno
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una giornata speciale. Intanto, il pullman che porta giú da Miasino i banchieri arriva un quarto d'ora prima del solito. Eccoli che salgono con passo
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