Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: capito

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«Diabolik» 5, Anno XXXI (1 Agosto 1992)

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AA. VV. 1 occorrenze

GINKO, HO CAPITO. DIABOLIK LA VALIGIA CON UNA UGUALE QUANDO FABIA... CIOÈ... EVA KANT MI HA TRASCINATO IN GIARDINO.

«Corriere dei Piccoli» 5, Anno LXXXIV (31 Gennaio 1992)

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AA. VV. 4 occorrenze

SÌ, DA COSA L’HAI CAPITO?

SEI TU CHE NON HAI CAPITO, FIGLIOLO! IO SONO UN CANE!

ALLORA, NON HAI CAPITO, POLLO! SONO IO CHE DEVO CATTURARE TE!

MI CHIAMO HENERY E SE NON HAI CAPITO, SONO UN FALCO!

LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche

679080
Perodi, Emma 26 occorrenze
  • 1992
  • Newton Compton Editori s.r.l.
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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ad un mese, ma dentro una settimana, tu mi conduca davanti il leone sciolto, al quale in presenza mia tu conterai i peli della criniera. Hai capito

che vi metterà la Befana nella calza? I più allegri risposero di sì; gli altri stettero mogi mogi e chinarono gli occhi a terra. - Ho capito, - disse

, mentre si sentiva nell'animo la fierezza propria delle genti assuefatte al dominio, gli pareva più dura. Le cose erano a questo punto, quando capitò

pareti. Quando si destò, Bencio si rammentava benissimo il sogno. - Ho capito, - disse, - e se questa volta non chiappo quei due animalacci, vuol dire

sceso da Camaldoli la domenica successiva e capitò appunto nel dopopranzo, quando tutta la famiglia era radunata per la novella. Dopo essere smontato

la Regina, - statemi a sentire. - Diversi secoli addietro capitò in Casentino, e andò a nascondere la sua miseria in una grotta, su, verso il

miei frati, - rispose il superiore. - Ho capito! - pensò fra' Gaudenzio, - non bisogna avvezzarli troppo male. E da quel momento prese per sé il

. L'Annina, nell'ascoltarla, aveva gli occhi pieni di lacrime e non trovava parole per risponderle. - Dunque, non hai capito quel che ti ha detto la

, - tu devi ascoltare i nostri lamenti, poiché avrai capito che quei due che parlavano di te furon tuo padre e tua madre, come io fui tua moglie. Ora

ser Bindo languiva nel castello di Staggia, capitò colà un vecchio e santo frate francescano, il quale, udita la ragione del malore dell'esule, disse

brutto capitò in mezzo alla festa; un secondo aggiunge che era brutto da far paura; un terzo afferma che era il Diavolo in persona, e così la notizia

sole non era ancora levato, quando capitò al podere il garzone di un contadino, bianco come un panno lavato e tutto tremante dallo spavento. - Sapete

sull'aia, e chi era quella bella sposina che li aveva invitati a rinfrescarsi. Hai capito, zia Vezzosa? - Spero che tu avrai risposto garbatamente

. - Gatto, non ti muovere di costì e accompagna il feretro fino a Sant'Jacopo, - ordinò Cicciaporco. - Miao, miao, ho capito, - rispose il gatto. Vennero i

quanti ne valeva quella corona, mentre una di similoro avrebbe fatto la stessa figura. Un giorno capitò nel monastero un orefice di Arezzo, per

sussurrò Vezzosa nell'orecchio. E allora il bambino fece una corsa e depose le rose in grembo alla nonna. Tutti avevano capito e s'erano schierati per

il forestale, supplicandolo di avere pietà di lui e di aprirgli. Intanto Costanza, che aveva capito che solamente il rimorso di un truce fatto poteva

rammentarvi bene la novella della calza della Befana, perché voglio che vi facciate onore, avete capito? E con un nuovo bacio si separò dalla madre.

, sfrigga slo snaso! Ser Bandino non ci vide più, e, afferrato il primo monello che gli capitò fra le mani, gli tolse la padella, e con quella incominciò

miracolosi e che la fantasia popolare ha giudicato tali. - Vedo che mi avete capito; - disse il professor Luigi, - il miracolo io l'ammetto, ma lo spiego

furba per non aver capito tutto. Il cuore le batteva forte forte, e quel certo mistero che ancora avvolgeva un fatto di cui non poteva aver più

, capitò maestro Adamo a veder la sua mula, e, imbattutosi in Marco, gli domandò se per fare una ventina di miglia occorreva farla ferrare, perché dopo

bisogno di tiratine di briglia, condusse il cavaliere in una straduccia tortuosa, e lì si fermò di bòtto. - Ho capito! - disse il mostro

discorsi. In quello stesso momento, al castello di Soci scoccò la mezzanotte. "Ho capito, - pensò Turno, - sono stregoni, e a quest'ora se ne vanno in

come sono calmo dopo tante sventure! Anche se il Romito non avesse fatto allusione a un passato doloroso, tutti avrebbero capito che egli aveva molto

per due o tre giorni si alzò, ma strascicava le gambe e non atteggiava mai la bocca al sorriso. Una mattina Vezzosa capitò al podere di Farneta per

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