per farvelo lievitare in luogo caldo e rovesciarlo poi sulla lamiera unta e infarinata. Se non disponete del paniere, collocate il pane direttamente
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con forza, riducetelo in forma di pani di eguale dimensione, collocate questi sulla lamiera unta e infarinata, e quando sono lievitati, cioè gonfi e
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N. 2. — Mondate o tagliate a dadi 24 belle patate e mettetele nell’acqua. Collocate al fuoco in una grande pentola 18 litri d’acqua, 300 gr. d’orzo
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brace, passatelo da uno staccio a ciò non vi rimangano ossicini. Versatelo in una padella, collocate questa sul fuoco e fatevi rosolare una cipolla
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ogni tre persone. Ungete abbondantemente di burro una padella di ferro larga e bassa, versatevi la pasta e collocate quindi la padella al forno, o
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’esso è bollente versatevi l’intriso badando che si sparga bene da tutte le parti, collocate di nuovo la padella sul fornello e, quando il tortino
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collocate la terrina in luogo tiepido. Quando il lievito, fermentando, si sarà raddoppiato di volume, unitevi la farina rimanente con mezzo bicchiere
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diametro di cent. otto circa, poi rosolate questi crostoni in una tegghia bene spalmata di burro. Disponeteli sul piatto da portata e collocate sovra
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scuotete il mestolino, badando che il tuorlo resti entro una camicia d’albume. Collocate le uova, di mano in mano, sopra un tagliere, e servitele subito con
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coprendo il rosso. Quando si è un po’ assodata, collocate l’ovo sopra un tagliere. Portate in tavola queste ova con una buona salsa di pomodoro.
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20. Salsa d’ova. — Mettete in una padellina un ovo intero, un cucchiaio e mezzo d’olio, un cucchiaio e mezzo d’acqua, un cucchiaio d’aceto, collocate
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9. «Gulasch». — Collocate sul fondo d’una cazzarola uno strato di lardo fresco, uno strato di cipolle trinciate e uno strato di patate crude, mondate
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con un po’ d’olio, collocate gl’involtini sulla gratella e lasciatevi cuocere il fegato adagio, salandolo alla fine e spruzzandovi un po’ di limone.
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odorose, collocate tutte queste verdure in una cazzarola dove avrete fatto riscaldare 4-5 cucchiai d’olio, fatevele rosolare, versatevi un bicchiere d
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103. Coniglio marinato. — Tagliate un coniglio a pezzi, collocate questi in una pentola di terra e versatevi sopra la seguente marinata che avrete
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col sale; aggiungetevi ancora un pezzetto di burro e collocate i gusci alcuni minuti alla gratella o in una tegghia al forno, oppure fateli bollire
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cucchiaio di pinoli, coprite con l’altra metà, collocate la tegghia al forno, e trascorsi 20 minuti circa, tagliate l’intriso a pezzi con la paletta e
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alcune mele mature mondate e tagliate a sottili fettoline. Collocate il composto in una larga padella di ferro unta di burro, fate che si rapprenda un
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troppo fine e una manata d’uva sultana ben pulita, poi collocate ogni cosa in una tegghia unta di burro. Sbattete due ova intere con mezzo litro
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mezzo centimetro levando via con un coltellino la parte dura del torsolo. Collocate tutte queste fette sovra un piatto largo, bagnatele con qualche
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collocate un pezzetto di marmellata densa di frutto della grossezza d’una bella nocciola passando giro giro al dischetto (sopra, non dalle parti) una penna
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vaniglia e che sarà ancorain ebollizione. Formate una densa pappina, unitevi 4 albumi a neve e collocate il composto entro uno stampo liscio bagnato coll
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, diluitele con un cucchiaio di latte freddo, poi conun quartuccio di latte bollente e versatela sul pane. Collocate poi questo pane nello stampo unto e
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. Collocate la pentola, che terrete ben coperta e difesa dall’aria, in un luogo caldo, cioè in vicinanza della stufa o del fornello. In capo a 30-40 m. il
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infarinate, allargandolo a guisa d’anello, collocate la ciambella sulla piastra unta e infarinata e, dopo averla lasciata riposare due ore, bagnatela
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di media consistenza. Collocate la pentola in un luogo caldo, p. e. accanto al fornello ma non tanto che il lievito possa scottarsi dalla parte di
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di media grossezza, tagliatela a quadrettini della dimensione di 9 cent. su ogni lato, collocate su ciascuno di questi quadrettini un cucchiaio di
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ripete l’operazione. Collocate i mostazzini a qualche distanza uno dall’altro sulla lamiera unta e infarinata, bagnateli con acqua pura o con albume
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poi a rotondini con un bicchiere. Dorate le pastine con un po’ d’ovo sbattuto, dopo averle collocate in una tegghia o sulla lamiera infarinata per
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. Esse devono essere senza macchia e non troppo mature. Quando sono collocate nei vasi di vetro (le ciliege e le susine collo stelo tagliato alla
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pieno d’acqua che manterrete a continuo bollore finchè il sugo è uscito dalle bacche. Collocate allora le frutta in un vecchio sacchetto di tela
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fogliette d’assenzio. Collocate il composto al sole o in luogo caldo e, in capo a 4-5 settimane, passate il liquido da un pannolino e unitevi 250 gr. di
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il resto a minutissime striscioline (vi è la macchina apposita a questo scopo). Collocate sul fondo d’un mastello, munito d’un foro e d’un tappo, uno
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, dopo averle collocate in una catinella, versategliene sopra l’altra metà; copritele quindi con un forte peso. Trascorse due settimane circa, mettete
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