moda; ma, a mio giudizio, nessuno sostituisce degnamente la magnifica tinta calda del rubino. Una signora che voglia veramente esser tale non usa
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finestre chiuse fin dal mattino, se d'estate: con la luce ben regolata, tanto se sia di giorno che di sera. Nella stagione calda, allontanare con ogni cura
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al viso, lavarlo ripetutamente e alternativamente con acqua molto calda e molto fredda. - Ovvero lavarlo con acqua tiepida e cospargerlo poi, senza
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con le altre creature umane soltanto quelle che, con la luce dello sguardo, con la parola calda, col sorriso cordiale, sanno diffondere intorno a loro
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non si fermi all'orecchio, ma quasi arrivi calda e carezzevole, col sentimento che si vuol esprimere, al cuore di chi ci ascolta. Il tono della voce è
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luce. Prima che l'ospite vada a letto, gli si chiede se desidera che gli sia servita la colazione in camera, e a che ora. Gli si manda l'acqua calda per
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settimana, specialmente nella stagione calda ; non meno di una volta al mese, se d'inverno. In ogni caso, abluzioni abbondanti d'acqua e sapone; non
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dell'amore, per mancanza di alimento, non si riduca a un po' di cenere, talora né pur calda, o non si trasformi addirittura in una prosaica abitudine. E
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caduto a fianco, ferito a una guancia da una palla, senza che egli avesse potuto soccorrerlo perché in quel momento la mischia era calda e ognuno doveva
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vento che porta dalle terre d'Oriente l'annunzio della primavera, la voce di Fortunio. Bisogna dirlo, era una voce potente, calda, un po' raffreddata
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In tempo d’inverno l’acqua dev’essere calda ma non tanto che non vi reggano le mani; col migliorare della temperatura la prenderete di mano in mano
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fermentare i pani, ben coperti, ancora una volta in una camera molto calda o accanto a qualche fornello finchè sono abbondantemente raddoppiati di
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preferibile che la stanza sia calda o per lo meno temperata. Se avete fretta, mettetelo addirittura in vicinanza del fornello.
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’acqua calda) i gnocchi bislunghi ed eguali, disponeteli in una scodella e conditelia strati con un po’ di burro e di formaggio o col sugo di carne.
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9. Polenta al forno. — Si mettono semplicemente le fette sulla gratella al forno; in mancanza del forno può servire la cenere calda.
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7. Polenta fritta. — Tagliatela a fette (dev’essere ancor calda) e mettete queste in una padella dove avrete sciolto strutto in abbondanza, tanto che
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colle mani, finchè fa le bolle. Poi mettetelo in disparte sopra un piccolo tagliere infarinato e copritelo con una scodella calda, dopo averlo bagnato
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, guernitela di fette d’aglio e di maggiorana pestata, lasciatela lievitare un pochino e cuocetela al forno per poi gustarla calda.
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13. Salsa calda di cetrioli. — Fate rosolare nel burro due cipolle trite, unitevi 2-3 cucchiai di farina e quando questa comincia ad arrossare 5-6
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8. Salsa calda di prezzemolo. — Sciogliete in un tegamino un pezzetto di burro come mezz’uovo; incorporatevi due cucchiai di farina, rimestate finch
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19. Salsa calda d’aringhe. — Fate soffriggere due cipollette nel burro, unitevi la midolla di due pani bagnata con aceto e passata allo staccio
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17. Salsa calda di sardelle. — Diliscate bene alcune sardelle che avrete tenute in molle alcune ore nell’acqua per levar loro il sale soverchio e
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31. Piedi di vitello. — I piedi di vitello, molto bene puliti e diligentemente rasati dal pelo con un coltello tagliente nell’acqua calda, si fanno
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pezzetto di burro, 3 cucchiai di zucchero e poco sale, intridete il composto con acqua calda in quella quantità che necessita a ciò esso prenda l
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potrà gustare tanto calda come fredda. Sfornata che sia (s’intende che la gratella deve sempre restare dalla parte di sopra, condizione per cui si
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Limonata calda (vedi thè di limone).
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1. Bibite fatte cogli sciroppi precedenti. — Due tre cucchiai di sciroppo diluiti con acqua calda o fredda possono costituire una bibita omogenea
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13. Grog caldo. — Come sopra, impiegando acqua calda.
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, diluitelo con poca acqua calda, levatelo dal fuoco e versatelo entro l’acquavite che poi filtrerete, prima da un pannolino e poi dalla carta, come il
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abbrustiano con un mazzetto di paglia accesa, insistendo presso i piedi onde poterne staccare le unghie, poi, lavato che sia il maiale coll’acqua calda
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ricetta N. 4). Essi vanno diligentemente lavati con acqua calda e fredda più volte e poi raschiati colla massima cura.
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avrete lavati diligentemente nell’acqua corrente, poi nell’acqua calda e nella fredda daccapo e molto bene puliti e raschiati in modo che restino
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pezzettino. Praticate quindi dei tagli nei pezzi più grossi per poterla bene insaccare e, mentre è ancora calda, procedete al condimento nelle seguenti
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Una caldaia per l’acqua calda se non c’è il fornello economico
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di cetrioli (calda)
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d’aringhe (calda)
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,, di prezzemolo (calda)
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di sardelle (calda)
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di prezzemolo (calda)
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di sardelle (calda)
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d’aringhe (calda)
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di cetrioli (calda)
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