(Vilipendio alla nazione italiana)
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L'estradizione è regolata dalla legge penale italiana, dalle convenzioni e dagli usi internazionali.
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Chiunque commette un reato nel territorio dello Stato è punito secondo la legge italiana.
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Chiunque pubblicamente vilipende la nazione italiana è punito con la reclusione da uno a tre anni.
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Agli effetti delle disposizioni di questo titolo, è considerato cittadino anche chi ha perduto per qualunque causa la cittadinanza italiana.
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Nel caso indicato nell'articolo 12, numero 3°, l'applicazione delle misure di sicurezza stabilite dalla legge italiana è sempre subordinata
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Quando, per un fatto commesso all'estero, si procede o si rinnova il giudizio nello Stato, è applicabile la legge italiana anche riguardo alle misure
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La legge penale italiana obbliga altresì tutti coloro che, cittadini o stranieri, si trovano all'estero, ma limitatamente ai casi stabiliti dalla
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L'estradizione non è ammessa, se il fatto che forma oggetto della domanda di estradizione, non è preveduto come reato dalla legge italiana e dalla
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La legge penale italiana obbliga tutti coloro che, cittadini o stranieri, si trovano nel territorio dello Stato, salve le eccezioni stabilite dal
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italiano o alla bandiera italiana parità di tutela penale.
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tutela penale ai Capi di missione diplomatica italiana.
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precedente, è punito secondo la legge italiana, a richiesta del Ministro della giustizia.
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E' punito secondo la legge italiana il cittadino o lo straniero che commette in territorio estero taluno dei seguenti reati: 1° delitti contro la
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la legge italiana, una pena accessoria; 3° quando, secondo la legge italiana, si dovrebbe sottoporre la persona condannata o prosciolta, che si trova
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Il cittadino, che, fuori dei casi indicati nei due articoli precedenti, commette in territorio estero un delitto per il quale la legge italiana
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il quale la legge italiana stabilisce la pena di morte o l'ergastolo, o la reclusione non inferiore nel minimo a un anno, è punito secondo la legge
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Se il delitto è commesso a danno di uno Stato estero o di uno straniero, il colpevole è punito secondo la legge italiana, a richiesta del Ministro
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(Uso della lingua italiana)
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I provvedimenti menzionati nei numeri 1°, 2° e 3° sono iscritti nel casellario qualunque sia l'Autorità giudiziaria italiana, ordinaria o speciale
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Tutti gli atti del procedimento penale devono essere compiuti in lingua italiana a pena di nullità.
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Le persone che sanno esprimersi in lingua italiana sono obbligate a servirsi di questa nel rendere le loro dichiarazioni o deposizioni.
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Il rifiuto di esprimersi in lingua italiana da parte di persona che la conosca e la falsa attestazione di ignorarla sono puniti con l'ammenda da lire
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Se la persona che vuole o deve fare dichiarazioni o deposizioni non conosce la lingua italiana, il giudice nomina un interprete. La dichiarazione o
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colonie o in altri luoghi soggetti alla sovranità dello Stato e nei territori esteri in cui si esercita la giurisdizione italiana.
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Gli estratti dei provvedimenti concernenti stranieri o apolidi nati all'estero, anche se hanno successivamente ottenuto la cittadinanza italiana, o
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distretto della quale ha sede il competente ufficio del casellario, il contenuto tradotto in lingua italiana delle sentenze medesime con gli atti che vi
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Accademia della crusca
