- Le forze umane tendono all'infinito; e come nel tempo si protendono verso il futuro con il nesso indissolubile di cause ed effetti, come se mai
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- Oggi, per gli eccessi di un internazionalismo che nega la patria, perché la identifica con la società borghese o capitalista, molti tendono a
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Si vede così che la velocità e l’accelerazione di P, al tendere di t all’infinito, tendono allo zero come il raggio vettore ρ = O P.
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costituiscono una progressione geometrica di ragione e perciò tendono allo zero.
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con una stessa retta per l'origine, costituiscono, pel n. prec., una progressione geometrica di ragione e perciò tendono allo zero; onde risulta
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, quello che accade quando r + δ o ρ + δ tendono a zero, cioè quando o C o Γ va a cadere in I.
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ad allontanarsi indefinitamente quando ω' ed ω tendono a coincidere.
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spostamento, come se fossero liberi; mentre, se il filo è teso, sono compatibili col vincolo soltanto gli spostamenti che non tendono ad allontanare due
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irreversibili gli spostamenti che tendono a staccarlo da σ (dalla parte consentita dal vincolo), reversibili gli ∞1 spostamenti tangenziali. Per due
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’esperienza volgare che tutti i movimenti, non mantenuti con appositi dispositivi (forze), tendono ad estinguersi. È soltanto per astrazione che si giunge a
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posizione equilibrio verso un’altra vicinissima, pur essa compatibile coi vincoli) le forze tendono a riportare il punto (o il sistema) alla sua posizione di
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qualunque sia la legge con cui tendono a zero i volumi delle singole particelle di C; onde si conclude che G' ammette in ogni caso, come posizione
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È perciò che le coppie (considerate come casi limiti dei sistemi di due vettori paralleli, diretti in senso opposto e le cui lunghezze tendono a
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, vediamo che d 1 tende all’infinito, cioè il centro dei due vettori, che tendono a costituire una coppia, si allontana indefinitamente.
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8. Tornando per un momento al caso di un numero finito di masse potenzianti Q i (i = 1, 2…, n) ricordiamo (n. 5) che potenziale ed attrazione tendono
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le quali, quando si faccia tendere γ a zero intorno a P, tendono (n. 12) alle
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potenziato P, ossia dal crescere di ρ, le derivate di U* tendono a zero per doppio motivo : per la presenza del fattore ε3sotto il segno, e per quella del
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intorno al polo O in senso positivo, attraversa il semiasse x positivo, si è costretti a far saltare bruscamente l’anomalia Θ da valori che tendono a 2π al
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