fui testimone alla stazione di Pisa. Aspettava l'arrivo del treno di Firenze un signore d'una certa età, elegante e distinto; il treno finalmente
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Escluso questo caso, cioè supposto A' distinto da A, scegliamo come secondo punto su P quello la cui posizione iniziale B coincide precisamente con A
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rotazione (sia esso proprio od improprio). Se M coincide con I la cosa è manifesta. Nel caso generale in cui M è distinto da I si ricorre al solito criterio
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Ma se il punto P è distinto dal polo istantaneo, cioè da la ΩP nell’istante t risulta normale alla sua traiettoria (n. 4), cosicché per avere in
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(Cap. II., n. 27) talché, essendo v ≠ 0 in quanto P si è supposto distinto dal polo I, la condizione di inflessione è senz’altro sostituibile coll’altra
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61. Nelle considerazioni precedenti abbiamo esplicitamente supposto che il punto P fosse distinto dal polo.
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del campo in un generico punto P, distinto dall’origine O, così definita : direzione normale al raggio vettore OP; verso delle anomalie crescenti
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Assunto allora su tale retta un punto qualsiasi A distinto da P, si sa dai numeri 14, 41 che il vettore v 1 del piano π1 è equivalente a due vettori
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punto di regolarità (cioè in ogni punto, distinto dalle masse potenzianti, in cui la funzione e le sue derivate si conservano finite e continue).
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Detta r la distanza di Q dal punto potenziato P (che si suppone, beninteso, esterno al campo S occupato da C e quindi certamente distinto da un
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Questo nell’ipotesi che Q sia distinto da O. La conclusione non sta più quando Q cade proprio in O, quando cioè si tratta dell’elemento d σ0 di piano
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qualunque di σ, distinto da O; d σ un elemento circostante. L’attrazione elementare di d σ su P ha per linea d’azione la retta PQ, la quale è tanto
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Detti P 1, P 2,…. P n, i nodi del sistema (dei quali, per l'ipotesi della connessione semplice, P 1 è distinto da P n) indichiamo con F 1, F 2,… F n
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