i cantucci, aprono le bomboniere, sfogliano gli album, toccano le fotografie, pestano i piedi dei visitatori, gridano, strillano, mettono le mani
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marinai si vedono perduti, tutti piangono, gridano, implorano: la imbarcazione è perduta, galleggia in balia delle onde, corre alla deriva, sbatte contro
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resistermi... I tuoi vent'anni gridano... gridano come i miei, ebbri d'amore!... Ora venga Tiberge!... Non temo più!
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ancora sempre, spaventata. Passa in vicinanza di una chiesa; la porta è spalancata e dal suo interno giunge a lui un rumore di voci che gridano, urlano
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granai, la sua casa, tutto, tutto. I barbari sono là che gridano, urlano, ridono, danzano, bevono il suo vino, mangiano la carne dei suoi bovi che hanno
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Accademia della crusca
