giorno tornai a casa veramente disgustata. Ero stata invitata a sostituire per una settimana un professore mancante alle complementari femminili, e
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, più o meno, sappiamo lo schianto d'un penoso estremo distacco, nè voi parlate a sordi, quando dite:"Se sapeste quant'ho sofferto! Ero fuori di me
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della tua lettera sono d'accordo con te:primo, quando furbescamente m'insinui che io, al momento di lasciarti, ero veramente commossa; secondo, quando
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era d'altre idee più fresche, più moderne, che puzzavan meno di muffa, secondo lei; io, dell'altra generazione, non m'ero ancora potuta liberare dal
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fin dell'anno a sopportare quell'oltraggio mensile, per sentirmi dare il colpo di grazia. Poichè io non ero riuscita a trar sangue da una rapa, e la
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Ero in quel tempo Bibliotecario della Università di Bologna, ufficio che lasciai spontaneo di lì a poco, dopo averlo tenuto con lode 38 anni, se i
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se avevo ragione di vantarmi. Ed ero ringiovanito quando, prima dell'apertura dell'Ufficio andavo colla figliola a spendere o in Pescheria o nel
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Ho mangiato a Padova una volta questa minestra e mi parve buona ; ma ero venuto in bicicletta e forse l’appetito aiutava. Più semplice di così non
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volto scialbo, emaciato, nasuto ... Che importa? Ero amato, ero desiderato - direbbe l'eroe russo-napolitano di non so quale pochade - dalla più
ero rivolto per commendatizie anche a Guido Rocca, l'esploratore del Tibet e del Cachemire. Siamo coetanei ed amicissimi ma non abbiamo in comune che
quella era una donna disfatta dalla passione e che l'oggetto della sua passione ero io?
occhi verdi, spruzzati di punti neri come d'inchiostro. Ci aveva scelto tutti inferiori a lei d'anni e di forze; io ero il solo maschio fra quattro o
Non m'ero giovato della commendatizia. Il mio itinerario m'aveva portato altrove. Ma ripassando per Bombay, una sera, al Consolato d'Olanda, vidi
or sono - ne avevo otto - ed ero coetaneo di Vittorino, il nipote del conte; facevo con lui la terza elementare in quella triste scuola dei Padri
. *** Aveva una grande predilezione per me. Ero allora un bimbo di forse sei anni, ricciuto, precoce, ciarliero, e la vecchia danzatrice solitaria s'illuminava
della materia miserabile. Come non credere in questo testimonio che assiste? Ero a Girgenti da quasi un mese ed ogni giorno salivo alla "Buona Sosta
, - protestò Claudio, - e se non fosse questa canizie precoce ... - Precoce? Ero canuta a venticinque anni! Mi sono tinta sempre, fino a tre anni or sono
me che ero ricaduto sul divano senza parola. - Non affaticarti in queste stupide sale ... Devi essere ancora stanco del viaggio; hai una cera poco
detto che io ero orfana e che fui allevata da mio zio, un sacerdote d'antico stile, ligio al passato, con tricorno, codino e calzaretti: un cuore
volte, poi s'alzò, passò villanamente dinnanzi a Sua Altezza e alle Dame lasciando il consesso contro ogni etichetta del bel costume. - È vero! Io ero