Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: porto

Numero di risultati: 34 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Ricordi d'un viaggio in Sicilia

169002
De Amicis, Edmondo 3 occorrenze
  • 1908
  • Giannotta
  • Catania
  • Paraletteratura - Divulgazione
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fecondatore, intorno a cui fioriscono le più svariate colture, essa accoglie in sé e manda fuori dal suo porto profondo in grande abbondanza ogni specie

vasto e sicuro porto naturale, è piuttosto in decadenza che in via d'incremento. Singolare destino della città! Una parte della corrente vitale le è

orientale della Sicilia, l'Etna, la costa calabra, tutto il contorno di Siracusa antica, e il « grande » e il « piccolo porto » e i boschi di papiri

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Le buone maniere

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Caterina Pigorini-Beri 2 occorrenze
  • 1908
  • Torino
  • F. Casanova e C.ia, Editori Librai di S. M. il re d'Italia
  • paraletteratura-galateo
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, manderanno o porteranno le loro carte alle maggiori: non mica per dire - ve la porto perchè siete più vecchia di me - il che equivale ad un'offesa, ma

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dimenticato in sala il suo libretto di memorie; lo cercò, lo trovò sotto la poltrona e glielo portò. Questo pranzo fu assai gaio pel marchese di

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Passa l'amore. Novelle

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Luigi Capuana 6 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
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baronessa portò il fazzoletto agli occhi. Ercole ruppe il silenzio, ripetendo la sua facezia: - Ecco il consigllo dei topi! Rosaria lo sgridò duramente

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socchiusa; e senza dire una parola si vestì, andò in cucina ad accendere il fuoco per scaldare caffè, ne portò una tazza alla moglie, posandogliela

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: "Mi manda vostro compare„. Avete capito? - Mi manda vostro compare. Non chiese spiegazioni; andò, portò la risposta: ripartì, ritornò. E una sera

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, delle ragioni e dei consigli da lui dati per menare a buon porto un negozio. Ormai l'idea di trovare un'altra casa da affittare o da comprare era

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aver trovato nessuno; ma io sono furbo. E li ho scoperti, nella seconda grotta.... Vi si entra per una buca. La porto via con me questa ragazza. Non

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. Io posseggo appena la camicia che porto indosso. Quel po' di roba, che tutta carità, di voscenza.... camicie, lenzuola, coltri.... è là, pronta

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I primi cattolici in Parlamento

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari– Società Naz. di Cultura, 1908, 86-107.
  • Politica
  • UNIOR
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, ma timidamente e con molte incertezze, e senza aver porto una giustificazione teorica del loro operato, per questa via, dal giorno che un

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CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?

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Capuana, Luigi 6 occorrenze

, sciocchina! E lo stesso giorno il lupinaio portò l'asino in piazza per venderlo. - E le bisacce? - Quelle servono a me. Ciò non ostante, molti entravano

niente di nuovo. - Fuso mio, gira e trotta! - Chi vi ha fabbricato questo palazzone, comare Formica? - Venne il vento e portò i sassi. - E poi? - Venne

lutto. A chi volete darla a intendere? Vi porto per carità, perché siete due poveri diavoli affamati e stanchi. Su, montate. Giunti alla porta della

poté frenarsi e parlare, disse ai carbonai: - Affidatemi questo ragazzo. Lo porto via con me; ne farò un gran signore. Neppure al Re in persona

fiori, e quando questi gliene portò una gran bracciata che riempì la carrozza, gli diè quattro grosse monete d'oro che gli fecero sgranare gli occhi. - Se

giorno disse ai compagni: - Me ne vado. Porto via la mia parte, per andare a fabbricare un palazzo a mia madre più bello di quello del Re. Quando lo

IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO

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Salgari, Emilio 16 occorrenze

scivolava lentamente, a piccoli colpi di remo, verso l'ampio porto di Panama, non piú rischiarato. Quattro uomini lo montavano: il conte di Ventimiglia, il

fregata, ancorata presso la bocca del porto, ma senza riuscirvi. Un'ansietà indescrivibile l'aveva preso e tendeva gli orecchi, temendo sempre di udire

arditamente in marcia, muovendo verso la bocca del porto, niente atterrita per la presenza dei galeoni e delle caravelle. I suoi fucilieri, quei

in qualche altro porto tenuto dai filibustieri. Una esistenza condotta con siffatti esercizi e sostenuta col genere di alimenti che abbiamo accennati

. - A me! - esclamò. - Mi conoscevate voi, conte, prima di gettare le vostre âncore in questo porto? - No: avevo solamente udito parlare dei Montelimar

piccoli legni costieri spagnuoli trafficanti con Porto-Principe o coll'isola di Go ave. Il giovane corsaro non staccava dal suo occhio destro il

provenienti da Lima con un carico di farine e di denaro, i filibustieri decisero innanzi a tutto di abbordarli, prima che giungessero in porto. La mancanza di

porto. - Quanto? - Non occupatevene, caballero, - rispose Panchita, guardandolo cogli occhi ridenti. - Siete una brava donna, - disse il guascone

continuo grandinare di colpi, poi il bandito fece un ultimo salto indietro che lo portò addosso alla duna. - Ora non mi scapperai piú! - gridò il conte

il canotto, il quale seguiva la spiaggia alla distanza d'un centinaio di metri, puntando verso la bocca del porto. Il sole cominciava a mostrarsi

caravelle che si trovavano qui ci avrebbero già dato battaglia. Avete notato nulla di insolito nel porto? - No, signor conte. Le navi mercantili hanno

Porto e Alicante, il povero taverniere si strappava i capelli, strillando. - Questi birbanti mi rovinano! Né il guascone, né i suoi compagni facevano

infinitamente piú salubre della prima e anche piú spaziosa, ed il suo porto aveva acquistato una prosperità che tutte le città marittime del centro

sgabelli in tutte le direzioni, e fracassando fiaschi e bottiglie. Xeres, Malaga, Alicante, Porto e Aguardiente scorrevano sui banchi e sui tavoli

trovati in mezzo a tanta abbondanza, vi avevano dato dentro, bevendo furiosamente Porto, Alicante, Xeres e Madera. Perfino il sergente che li guidava

qualche porto. - Centomila fulmini del mar di Biscaglia! - esclamò il guascone, quando le due navi furono lontane un tre o quattrocento metri