) ben più che per le guerre di egemonia con Roma (dal 264 a. Cr.) e sotto al ferro distruttore di Scipione (146 a. Cr.). Non senza però che essa e tutte
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Stati feudali e delle repubbliche, le varietà accidentali e la mobilità dei governi comunali, i conflitti di parti al di dentro, le guerre commerciali al
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permanenti e per le guerre più poderose e prolungate: — fatti, i quali fanno grandeggiare il fenomeno economico, in un ambito largo e più uniforme, attraendo
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capitalismo monetario, coll'artificioso incentramento dei commerci mediante privilegi di Stato, colle guerre di tariffe e d'armi per gelosia mercantile, e
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politica in Inghilterra, specialmente dal 1688, anno in cui, dopo l'assolutismo, l'anarchia e le guerre civili che accompagnarono la riforma, essa
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del maschio fra industrie, navigazioni, guerre, ecc., quasi imponendo così il matrimonio monogamico colle sue virtù civilizzatrici. Che se in qualche
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Il dato medio rispettivo oggi si deprime sensibilmente soltanto sotto la pressura di eccezionali sventure pubbliche (guerre, carestie, epidemie
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(terremoti, inondazioni, ecc.); ma poi possiamo morire volontariamente per suicidi, omicidi, guerre, alcoolismo, dissolutezze di ogni guisa; come al
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, colle fazioni militari, coi pellegrinaggi, col vagabondaggio, colle imprese mercantili e con guerre o crociate in levante (Cibrario). Condizioni letali
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e guerre disastrose, la storia rassegna spesso gravi rivolgimenti politici, spostamenti e lotte di classi, talora profondi pervertimenti morali. È
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inglese; e in Francia nel periodo delle guerre civili e religiose fino ad Enrico IV. La forte quota di mortalità (chi può dubitarne?) è la grande nemica
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, Gran Bretagna e Francia, e fra guerre poderose di potentati cristiani e devastatrici coi turchi, e fame e pesti ricorrenti; sicché a stento fino al 1700
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evo; si incardina sull'ordinamento di classe; si munisce di diritti privilegiati concessi a singoli Comuni e Stati (donde gelosie e guerre fra essi
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e pubblici cioè gli atti alle armi, e in cui si decidono degli interessi politici, guerre, paci, migrazioni, giustizia punitiva; — mentre le riunioni
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politica nelle guerre civili, furono soggettati a concessioni di Stato, ed anzi da Silla e poi da Cesare ed Augusto in gran parte soppressi, e i minori
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Montmorency dal 1559, sospese sotto Enrico IV (1643), riprese colla Fronda (dal 1648); senza dire delle immense guerre di preponderanza francese, spagnola
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Grecia come in Italia e altrove al lavoro libero (Curtius, Mauri); donde le congiure degli schiavi (dalle guerre puniche a quelle dei gladiatori
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diritti giurisdizionali a carico delle campagne, durante le guerre civili e religiose dal XV al XVII sec., che accrebbero i privilegi della nobiltà in
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2. V'ebbe di peggio rispetto alla schiavitù vera e propria. Le immani guerre coi turchi dopo la caduta di Costantinopoli (1453), le quali
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filosofiche e teologiche durante la rivoluzione e le guerre religiose del luteranesimo, e per il decadere del primato economico d'Italia colle sue
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