effigiato l'ipocrita untuoso in BOCCA PARI, poichè FAR LA BOCCA PARI VUOI dire accomodar la bocca per ipocrisia! Un'altra parola, PARI, che non s'usa
Pagina 133
Mi dice un giovinetto, con accento d'alterezza: - Io studio le lingue straniere. - Vuoi dire con questo che ti preme più di saper le lingue straniere
Pagina 19
di grammatica, e vedrai che salta su, smentendo subito sè stesso, e ti rimbecca: - Come? Vuoi fare il maestro a me?... Ma studia prima la lingua! E
Pagina 24
t'eserciti alla critica; ma se vuoi che ti giovi, non dev' essere puramente negativa: non basta che tu noti gli errori, bisogna che tu cerchi e fissi
Pagina 39
- e aver una cosa addietro per "averla con sè - e si può no, e morir via, e mangiarsi fuori e smaniarsi, e che bello! e che caro! e con più ne vuoi, più
Pagina 48
leggano per leggono, temano per temono, è lo stai e il vai imperativi, e il dove tu vai? e il che tu vuoi? e nemmeno sortire per uscire, e bastare per
Pagina 54
od addomesticati. Bada a tutte queste piccole cose, e se vuoi avere una buona norma, prendi l'edizione del romanzo I promessi sposi, dove è
Pagina 77
lassa bullire e cociare. E se vuoi sapere quando è ben cocta tolli una penna de gallina e bagnola in la dieta cocitura. Se la penna viene pellata e cocta
Pagina 212
. «Quando vuoi lavorare in muro (che è il più dolce e il più vago lavorare che sia), prima abbi calcina e sabbione, tamigiata bene l’una e l’altra. E
Pagina 59
entrino su per un bucciuolo di penna d’oca: e con questo pennello atteggia il viso che vuoi fare (ricordandoti che divida il viso in tre parti, cioè la
Pagina 61
- No, non ridere! - esclamò Lelio Giorgi, interrompendosi. - Come vuoi che non rida? - rispose Mongeri. - Io non credo agli spiriti. - Non ci credevo
poté reprimere un gesto d'incredulo stupore, del quale in quel momento avrei dovuto offendermi, se fossi stato capace di riflessione. Ed ora vuoi
toglierti il cappello, per cavarti i guanti, ed hai ancora indosso la pelliccia! Vuoi far presto a riabbigliarti, se ti risolvessi, se ti decidessi di
sincero, un complice ... Oh, rassicurati! Ti voglio troppo bene da mentire fanciullescamente ... "» «Hai avuto questa forza d'animo?» esclamai. «Vuoi
andar a comperare. Scambiavano poche parole, quasi sempre le stesse. - Come stai? D'onde vieni? Mi vuoi bene? Ci rivedremo piú tardi? - E lei andava
! vuoi buttarmi via, come uno straccio reso inservibile?» «Che pretendi? Che io ti sposi?» «No. Non ti ho chiesto mai nulla, all'infuori di un po
rassegnavano alla volontà di Dio, e continuavano a rubarlo allegramente. Suor Celeste brontolava qualche volta: - È malannata per noi soltanto? - Che vuoi
, riuscivano inefficaci quantunque replicate piú volte. «Che cosa vuoi farmi? ... Che cosa mi hai fatto?» ella domandò, diffidente, guardandomi fisso negli
niente!" rispose Noemi, irritata. "Taci! Dormi!" "Ho paura! Vengo da te!" "Proibisco!" "Allora vieni tu!" Noemi replicò un "vuoi finirla?" tanto
non mi vuoi sola?" gemette ancora, sempre ginocchioni. "Perché non mi vuoi sola? Perché le coscienze pie non si offendano? Perché la mia disperazione
mezzo foglietto per segno. Insomma, trova! O questo o altro; sei donna. Trova, se pure mi vuoi bene. Penso del resto che non me ne vuoi più niente. È
cadde ginocchioni, acceso in viso da un fervore augusto. "Sei tu, peccatore tristo, che vuoi fare il Maestro?" esclamò l' Abate. "Ha ragione, ha
parto. Vuoi che venga a morire da te? " Io mi turbai tanto che non ebbi la forza di rispondergli, perché poi non so nemmeno se il pericolo
parole dell'accattone. Prese impetuosamente il braccio dell'amica. "Vuoi che venga al Sacro Speco?" diss'ella. "bene, andiamo. Tu credi una cosa e non
adorano! Vuoi dire che non mi adori, tu?" "Mais point du tout!" esclamò Noemi. Jeanne brillò negli occhi di malizia e di dolcezza: "In italiano si
quelle poche parole! Alessio, - disse Roberto commosso, - tu sei senza lavoro ed è difficile che tu ne trovi; che vuoi fare? Se voi non potete
l'altro, - vuoi dire che le notizie giunte fino a me, nella solitudine di Selinunte, sono false, e io sono ben lieto che sia così. - E quali notizie mai ti
fratello, se lo inetta bene in testa. Franco sorrise malignamente. Dunque, - riprese ella con calore, - ci vuoi tanta fatica a persuadere qualcuno della
del bene che le vuoi Maria. - si capisce, - disse il duca per incitarla. 0152 Fosse quello solo! - rispose la donna. - Non posso vedere che abbia
troncate. Velleda, - disse il duca afferrandola per la cintura del costume, - perché non ha nessuna pietà di me, perché non vuoi concedermi nulla? Io sono
allontanerò di qui se non mi mandi via ; dove vuoi che vada? Te l'ho detto una volta per sempre: la mia casa è la tua, - replicò Roberto. - Egli avrebbe
presentato, l'avvocato disse strusciandosi le mani: Li abbiamo acchiappati tutti, vivi o morti. Ma; quell' Alessio è un osso duro; non vuoi dir nulla e
che il silenzio fosse un ricatto! Si, un ricatto alla rovescia, quando non vuoi dire a un amico cosa da cui può trar profitto. Voi fingete di non
vecchio, mi ascolti se non vuoi veder il sangue bagnare la spiaggia di Selinunte; se non vuoi che Roberto divenga fraticida! Ma che devo fare allora, che
incresciosa. - Franco! - disse Roberto fermandosi sulla porta con tono di voce aspro. - Che cosa vuoi ?-Domandò l'altro aprendo gli occhi. Roberto si accostò
. Vuoi farle la sorpresa di scriverle in tedesco da sé uno di questi giorni. Mi conservi la sua stima ed il suo affetto, mio buon signore, e mi creda
accesso di stizza, che avrebbe volentieri sfogato sul fratello. Perché vuoi mettere ostacoli alla mia risoluzione? gli disse freddamente. - A quali
difender la mia Maria; nessuno le vuoi più bene di me! Lo so, Costanza, ma perché esporre Maria inutilmente? Nel giardino può nascondersi qualcuno e farle
invitarlo a non parlare così in presenza della bambina. Che cosa vuoi dire drôlesse? - domandò Maria. Vuoi dire gente buffa, che cerca di far ridere
che darebbe la vita sua per salvare quella di lei. Come le vuoi bene! - esclamò fissando Franco e compiacendosi di attizzare la gelosia del duca
porta, ma vi prometto che non userò più nessuna indulgenza verso i delinquenti. Vuoi credere, continuò Velleda, - che non è più mancato un chiodo
cravatta rossa e i ricchi anelli e i ricchi bottoni sulla camicia sudicia. Ma i capelli del duca erano sempre neri ed egli disse fra sé : Vuoi dire
con voce sonora: Che vuoi dire che non lavorate? Giovanni, il solito caporione, volse uno sguardo ai compagni, come se chiedesse loro il permesso e
, e la bella Fata tornava a lui volando. - Che vuoi? - gli domandò. - Desidererei che tu stabilissi la tua dimora nel mio palazzo, Fatina bella
Pagina 172
fermò all'imboccatura di una grotta. Miserina mise la chiave nella serratura e aprì. - Che vuoi? - domandò una vo- ciaccia. - Sono Miserina, e vengo
Pagina 196
scuderie, se vuoi, - disse Abdelazis, così chiamavasi il proprietario del cavallo. - Seguimi! - Com'era contento Saaud in mezzo a quei bei cavalli arabi
Pagina 207
pagheranno bene. - Vuoi vendere il letto di famiglia? - esclamò la Contessa. - Quel letto in cui dormirono e morirono tante generazioni di antenati
Pagina 251
bambola, e l'o- mìno le disse: - Vuoi venire con me? Ti faccio scendere per una scala scavata dalle for- miche nel seno della terra e ti conduco al mio
Pagina 55
camera, vide en- trare la solita vecchia lacera e sporca. - Che vuoi? - le domandò Hamid. - Sono la Sventura, non mi ricono- sci? Ho preso dimora qui, in
Pagina 68
la sentì rammen- tare, disse: - Ebbene, di che si tratta? Hai pen- sato che cosa vuoi? - Sì; date il regno su cui imperate a mio figlio Sole, quando
Pagina 80