. Quella universalità affermatasi già nel secolo XIII (Nicola, Giovanni e Andrea Pisano erano scultori e architetti; Giotto pittore e architetto; l’Orcagna
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Giovanni da San Giovanni, di sua propria mano a olio sopra tela che fu dato alla G. M. del Serenissimo Cardinale Leopoldo per darle luogo fra gli altri
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dal Vasari si proclamasse Giovanni Van-Eych, che ridusse per l’arte queste mestiche, usitatissime nei paesi nordici in opere di bassa ornamentazione
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che si sarebbero manifestate additando Giovanni Van-Eych quale inventore della pittura ad olio, quando nel chiudere la Vita di Antonello da Messina
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cose in questi termini, che lavorando in Fiandra, Giovanni da Bruggia, pittore in quelle parti molto stimato per la buona pratica che si aveva nel
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fuoco del colorito apparso nelle opere di Giovanni Van-Eych, nè ad invogliare all’imitazione e diffondere quel processo nulla avrebbe potuto la
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Non è nota la prima opera condotta col nuovo processo da Giovanni di Bruggia. Ma consentono tutti gli autori nel dire che verso il 1410 avesse
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’inventore vero del perfezionamento, che altri si sforzò di attribuire ad Uberto Van-Eych fratello di Giovanni, è, come osserva giustamente il Dottor Gaetano
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evidente della condotta progressiva del lavoro dell’arte fiamminga (1), metodo affatto simile a quello che si scorge nei quadri incompiuti di Giovanni
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Giovanni Van-Eych, mentovati fra i colori più in uso.
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Mensaert, osservando due secoli fa la celebre ancona della cattedrale di Gand di Giovanni ed Uberto Van-Eych notava «près de trois cents visages, tous
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non sembrando naturale che fra tanti misteri e segreti mancasse un pugnale ed un cadavere. Ma la divulgazione della scoperta di Giovanni VanEych come
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gli insegnamenti diretti di Giovanni Van-Eych, mentre si moltiplicano le prove che molti pittori fiamminghi percorrevano l’Italia nella metà del secolo
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1904 a carico dell'onorevole Enrico Ferri, che per diffamazione continuata ed ingiurie a mezzo della stampa, in danno dell'onorevole Giovanni Bettolo fu
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diffamazione eri ingiurie l'onorevole senatore Giovanni Codronchi contro il deputato Giuseppe De Felice-Giuffrida, la Camera dei deputati, nella tornata
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Talamo — Targioni — Teso — Torlonia Giovanni — Torlonia Leopoldo — Torraca.
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Immacolata Concezione e la persona dell'onorevole Giovanni Giolitti dichiarandola istituzione dello Stato, interpretino il pensiero del Governo.
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diretti tra la Sicilia e il Continente ed il passaggio dello Stretto con approdo a Villa S. Giovanni.
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», non riuscí un don Giovanni. Fu anzi buon marito e buon padre. Quando si dice: - Dall'alba s'indovina il giorno! - Tutti i proverbi falliscono
quando al silenzio pertinace del Grand Hôtel Giovanni era andato a villa Mayda prima delle sette. N'era ritornato alle nove. Non aveva potuto vedere
discorso, era Giovanni Selva. Seduto presso il parapetto della terrazza, egli vi teneva appoggiati i gomiti e guardava silenzioso nell'ombra sonora. Maria e
, finalmente. Le due sorelle uscirono insieme, si recarono nello studio di Giovanni che ve le attendeva. Dunque? Don Clemente era proprio l'uomo? Marito e moglie
Scalilla, una trave gettata alla sinistra sponda selvaggia del turbolento fiumicello. Parlarono molto, per la via, di questo strano Santo. Giovanni si
La luce veniva meno, nello studio di Giovanni Selva, sul tavolino ingombro di libri e di carte. Giovanni si alzò, aperse la finestra di ponente
memoria, in presenza mia, un passo latino che lo colpì, un passo su certi monaci del tempo antico, prima di Cristo. Egli pregò Giovanni di scriverglielo
Mezz'ora prima ch'ella fosse di ritorno al Grand Hôtel vi capitarono Giovanni e Maria Selva. In pari tempo vi capitò il giovane Leynì che veniva egli
fratello?" "All' Ospitale di S. Giovanni a salutare Memling." "bene, parla di Memling. - No, prima dimmi se Carlino ti ha fatto dichiarazioni." La
, forse sua madre, ruppe in pianto e lo supplicò di pregare, di raccomandarsi a Gesù e Maria. Le due Signore si allontanarono, richiamate da Giovanni
alla prova dalla Provvidenza ed eletti quindi a continuatori dell'opera del Maestro. Di Leynì era della loro schiera; in Giovanni Selva essi
ospitassero Piero ma non le parve buona; le relazioni di Piero con Giovanni Selva erano troppo note perché quello fosse un nascondiglio sicuro. Dentro
segretario di Stato. La loggia oltre la cancellata era la loggia di Giovanni da Udine, le grandi finestre colle inferriate che mettevano nella loggia di
combinar niente per te col signor Giovanni. Ma, domani, o tutti o in parte, credo che ci riuniremo ancora. E tu" soggiunse esitante "sei disposto a
sovr'esso voi dite piangendo a Cristo le vostre infermità, e Cristo vi sana, pensate voi all'autenticità di un passo di S. Giovanni, al vero autore del
Giovanni Selva. In quel momento, il lume del sole redivivo riaccese rapidamente i vecchi muri, la via, il monte; acuto gioire, ali veloci di uccelletti
qualche linea. Alle nove Benedetto domandò di Giovanni Selva. Seppe ch'era venuto, ch'era ripartito e che c'era invece di Leynì. Volle vederlo malgrado
, Alessio e Giovanni percorrevano con passo affrettato la larga via maestra digradante da Castelvetrano a Selinunte. Poco prima Giovanni, che aveva
; noli. vogliamo più elemosine da quella sgualdrina, - dicevano alcuni passando. Perché non facciamo sciopero? - proponeva Giovanni. - Uno sciopero, in
lo avremo eletto, - diceva Giovanni ai compagni, battendo svogliatamente sui cerchi dei fusti, questi li farà fabbricare con le macchine che ha già
sul piazzale dello stabilimento in cerca di Giovanni, del suo alleato. Ella sapeva comporsi in volto così indifferente che non pareva più la stessa di
e il parroco di San Giovanni manda i clericali alle urne. L'avvocato riflette un poco, senza scomporsi, e poi disse : Ci vuole un colpo! - e presi due
lui senza dar nell'occhio. Che ne dite eh, del ragout? - domandò la nutrice quando fu accanto a Giovanni, atteggiando le labbra a un sorriso. Dico che
per la spiaggia, imbarcati e scrivi a Giovanni dove sei. Il giovane le rese con disprezzo quei gioielli. Assassina! Infame! - le disse e si diede a cor
folla e dirigendosi verso di lei le disse ; Udisti! il padrone salverà Alessio. Giovanni, che tu possa bruciare in eterno se mi metti nel cuore una
questi erano tutti i lavoranti all'officina dei fusti, i compagni di Giovanni, e di Alessio. Il vecchio Federigo, che soleva intonare ogni giorno le
. Eccomi Giovanni, - rispose la donna avanzandosi, e appena fu accanto all'operaio, con voce ansiosa, gli domandò : Come sta Alessio; l'avete veduto
vigliacchi, e questo timore era diviso da donna Giovannina. Sei stata alla messa a San Giovanni? - domandò alla vecchia Rosalia. Eccellenza sì. Anzi ho
, sulle ville fiorite della via Appia Nuova. Dalla porta San Giovanni le carrozze giungevano continue al passo; talvolta dovevano fare una lunga sosta, e
l'officina dei fusti, che era sempre il focolare di tutti gli scioperi. Alcuni operai, amici di Giovanni, per far dimenticare al padrone i fatti recenti
Giovanni era un uomo che si drappeggiava con compiacenza nelle glorie passate della famiglia Frangipani, - era guelfo nell'anima e si vantava che