tant'altre parole per dir la stessa cosa! Adagio un po'. Se tu dici a. un bambino, per ischerzo: - Bada che ti do una manata o uno scapaccione
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dici invece: quella faccia pallida, noti fai capir così bene che Eugenio è pallido sempre, naturalmente. - PANCETTA, chi ha la pancia grossa. Maestro
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e di pensare, noi soli possiamo trovar la lingua che lo esprima. E poi, che logica è questa? Dici che a studiar la lingua hai tempo, ossia, che è uno
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che da per tutto, e non sei buono da liberartene, e dici: non so cosa che voglia dire, non so cosa che ci vorrebbe; e ti scappa detto lasciarsi tirar
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ti rivolge domande indiscrete dici, che non entri il naso negli affari tuoi, e se non la smette subito, che finisca da una volta d' importunarti. e
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, quella gran virtù, in un mar di guai, non facevan nulla, non m'accorsi in tempo, per la qual ragione, tu non tronchi e non elidi nulla, e dici invece
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sentito lei, per raffrontarlo con quel che avevo sentito io, appunto per convincerci, come tu dici, se mai le fantasie sovraeccitate ci facessero, nostro
chiesa, fuori del codice io! ... Sono un uomo ... E Rinaldi è mezz'uomo ... o un terzo d'uomo, come tu dici! ... Perché non ha voluto stare a sentirmi
via della morte, dici una gran bestialità». «Precisamente; ma la bestialità è tutta tua, che ignori che cosa sia la morte. Comincia dal capire la
per noi; non lasciartene lusingare». O pure: «Dici bene, questa speranza è un gran conforto anche per me!». E ciò come se io l'avessi messa a parte di
: che qualità di servi ingrati e pazzi ha il Signore? Vieni, spirito del mio Maestro, vieni, vieni, parla, io ti ascolto. Che mi dici? Che mi dici? Ah tu
fece incontro, lo apostrofò minaccioso: "Tu che dici?" L'altro si fermò a squadrarlo, gli rispose beffardo: "To'! Quello che piace a me!" L'omaccione gli
lascio dormire." Noemi pensa un poco e poi risponde asciutta, per finirla: "Ebbene, credo di sì. Credo che non ti abbia mai amata!" "Questo lo dici perché
tu hai lo spirito buono ma il Signore non può volere da un poveruomo come me le cose che tu dici, cose a cui non basterebbe neppure un Pontefice
disse brutalmente. Che dici? Stasera, dove? - domandò il duca sentendosi ribollire il sangue a quella notizia. Sì, stasera alle undici, nella grotta sul
entrare Costanza in camera sua. Per chi è venuto il medico? - le domandò. Per lei: ho paura che la morte ve la porti via prima ... . Che dici, Costanza
, era meglio morire nel mio palazzo, ed eccomi qui. Ma, Franco, tu non devi morire! Lo dici tu, perché nonostante i miei torti, serbi per me indulgenza
la tunica tutte le torte e fuggire. - Dici il vero? - domandò il Re. - Lo giuro sulla mia pelle! - ri- spose il gatto. - Indica dunque il posto del
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. La scala era tanto larga che do- dici ragazzi potevano salirla in fila, ed i ragazzi erano tanti che occupavano tre sca- lini e sul quarto zampettavano
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