mucche, ma anche le capre ci dànno il latte! E, oltre il latte, dànno la lana e i bei caprettini. Che care bestie!
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I. Il babbo scrive alla Lisetta e alla Bettína. Un giorno la Lisetta e la Bettina, due buone e care sorelle, ricevettero da Parigi, una città lontana
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raffronto con questa la mia; m'esercito a certe care esempi di scrittori o dell'uso parlato corrente da aggiungere a quelli che il Vocabolario registra
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settimane a predicare il nuovo vangelo, la vera Buona Novella dei microbi. E prendeva indigestioni per nutrirli, per amicarseli tutti quelle care «virgole
sé. "Contento, no" diss'egli. "In pace, sì. Noi c'intendiamo, vero? E adesso raccogliti per le mie parole ultime, che spero ti saranno care." Don
pieno di care, innocenti anime, con le quali in certi momenti di rapimento spirituale aveva adorato Iddio posando le labbra sulle loro vesti
. - Chi passando davanti lui piegava il ginocchio in silenzio, chi toccava il letto e si faceva il segno della croce, chi gli raccomandava sé o persone care
, bianche sopra un fondo nero, queste parole del Vangelo che prima, nel tempo buono, mi erano state tanto care: "Magister adest et vocat te." Don Giuseppe
tristi dimore dell'uomo si sentirono più lontani fra le cose più dolci e care. E bevendo lo sguardo oscuro l'uno all'altra dall'occhio nero videro la
l'onda canuta, né la mensa famigliare e l'usato giaciglio ho rimpianto o il commercio delle care e dolci cose. Né deserto e triste m'è apparso il mar
care, poiché il muto dolore a me ha parlato e m'ha narrato quello che ogni cuore soffre e non sa - che a sé non lo confessa. Ed oltre il vetro della
all'inazione, sentiva anche più acerbo il dolore della lontananza dalle sue care e si arrabbiava della sua impotenza. Era tornato all'albergo in
avevano coltivato con amore, perché con quel flore cade una delle loro care e vagheggiate speranze. Velleda era più osservatrice. Ella aveva quella
stesso, che gli portava gli effluvi salsi del mare, pareva gli desse il benvenuto; che gli recasse il saluto delle sue care. A Castelvetrano nessuno era
la sua Miseria. La Fata, vedendolo piangere e suppli- care a quel modo, si rabbonì, e gli disse che bisognava che penetrasse nella fortezza, dove si
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abitata da Rosalba, prima del- l'arrivo del padre di lei, e appena sbarcato si era informato della fanciulla, senza cer- care di vederla. Con chiunque
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altro che i loro gemiti. Il primo ministro si permise di toc- care con la penna d'oro la mano della Regina per rammentarle che ella doveva firmare, ma
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