a metter giudizio?. . . » 70 Addio, miei bimbi! (poesia) »71
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, rimpiastra, invernicia, e addio quadro.
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l’argomento della guerra civile è una montatura; ma se fosse vero, addio autonomia, addio qualunque altra nuova conquista; al Governo basterebbe
il cavaliere in casa, per qualche affare. Agli amici non piú strette di mano, non piú baci di addio o di ben arrivato; non si sapeva mai quel che
esser scusato in faccia a nessuno; la mia coscienza è serena. La vita ha fatalità che nessuno può vincere! ... Addio!». - Povera Moseina ! - continuò
, dandomi del tu! - lo ammoní la signora severamente. Si rizzò da sedere, e gli stese la mano. - Addio! - soggiunse. - E mi sia un po' grato, se può, di quel
piacerebbe vedere l' Olanda in settembre, con te. Addio. Dunque scrivi. S'egli legge molto potresti farti prestare un libro da lui e lasciarvi dentro il
addio. Benedetto prese la via del Sacro Speco alle nove. Uscì di Santa Scolastica inosservato, mentre fra Antonio stava confabulando col messo di
? Preghi." "Oh, grazie! Lei è sofferente?" Queste ultime parole furono sussurrate così piano che Benedetto non poté udirle. Fece un gesto di addio e si
, accattoni. Benedetto andava ripetendo di tanto in tanto, con voce stanca, parole di congedo. - Addio. - Pregate per me. - A rivederci in paradiso
verrà da te. Addio." E partì senza lasciare al fratello il tempo di replicare. Il suo coupé l'aspettava. Diede al domestico l'indirizzo del
intruse!" un bacio. Non parve sorpresa. Alzò la mano ad accarezzare il viso chino sopra di lei e disse solamente: "Addio, Noemi. Magari fossi tu l
saremo vinti forse, da lontano ci volgeremo a stringerci la mano ... addio compagni! Gorizia, 25 giugno 1905 Sibila il legno nel camino antico e par
, io dovrò sostituirlo qui e allora addio ai ridenti disegni per l'inverno, addio riunione vagheggiata a Palermo! Se lei, cara marchesa, ha veramente
vedi anche nelle tenebre! - osservò Franco. È l'odio che mi guida; voi non sapete odiare come me. Addio, - e uscì per andare in cerca d'Alessio. Franco
e la morte fanno sparire. E allora ella fu presa da un'altra forma d'eccitamento nervoso, che avevala assalita già quando aveva detto addio alla
archeologia stavano alla villa, perché il giovane studioso aveva diviso in due parti la sua vita: una dedicandola al lavoro 0124 - Addio, e tu come ti
viaggio in Sicilia e mi preparo ad effettuarlo. Il primo di novembre voglio dare un addio a Roma per più mesi, voglio venire in Sicilia per rivivere
delle serre e formatene un vero faccio, lo fece posare in carrozza. Indifferente all'aspetto, non disse una parola d'addio a nessuno di quelli che lo
fratello e chiamata Maria, disse addio ai Moltedo e uscì. La bambina aveva preso la mano del babbo e Velleda si trovò accanto a Franco, il quale le offrì
. - Addio Fatina, - disse il Gigante. - Ti lascio colle tue compagne. Ci rive- dremo quando ripasserò. - Se ti contenti ti accompagno. Vo- glio vedere
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