, mescolatele col resto, al momento di servire la minestra aggiungetevi dei mattoncini (vedi pag. 84) a vostra scelta.
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pasticceri), collocate su ciascuna di esse un pezzetto di ripieno di carne a vostra scelta o di cervello come quello della ricetta N.° 32, chiudete le cialde
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, alla quale sovrapporrete uno strato di ragoût d'animelle, di tartufi di funghi o d'altro genere, a vostra scelta, coprite con dell'altra crema
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2. Gnocchi nelle conchiglie. — Fate dei gnocchi fini a vostra scelta (vedi minestre pag. 71-79), cuoceteli nel brodo, mescolateli con un buon ragoût
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il vano con un composto da soufflé a vostra scelta (vedi Capitolo 10) e rimettetele al forno, finchè questo composto si è gonfiato e cotto.
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alla vostra destra, e ne staccherete delle fette non troppo grosse badando sempre di contrariare il filo della carne, poi separerete i muscoli dalle
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densa salsa tartara (vedi pag. 42), con l'altra metà un ripieno a vostra scelta come quello delle precedenti ricette. Empite le uova, voltatele
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mettetevi a vostra scelta uno dei tre seguenti ripieni secondol’ uso di maggiore o minor confidenza a cui è destinato il piatto che volete allestire.
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composto di carne a vostra scelta mista con un po' di besciamella oppure con dei tartufi affettati e cotti un minuto con burro e formaggio.
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, per vostra norma).
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dello zucchero, sformato che sia, servitelo con una salsa dolce a vostra scelta (vedi pag. 43) che corrisponda per il sapore, a quello del rosolio o
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(vedi cap. 29) riempitela (disponendolo a piramide) con qualche composto a vostra scelta e ben maturo che avrete tenuto in pronto nella sorbettiera
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. Empite il vano di frutta in composta a vostra scelta, mettetevi sopra un composto di tre albumi a neve, 150 gr. di zucchero e 100 gr. di pinoli
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24. „ Alabazam " (bibita americana). — Mescolate un decilitro di liquore amaro (a vostra scelta) con 2 decilitri di curaçao genuino, un decilitro di
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2. Cuocete neh'acqua zuccherata le pesche mondate, dimezzate o tagliate a spicchi, unitevi poi un po' di sciroppo a vostra scelta, o qualche
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riforma da che non seppe formare sé stesso! Amici! Fino che dura la vostra vigilia e non è ancora sorto il giorno dell'opera, cercate la chiarezza, la
Non appena gli giunse notizia del nostro affettuoso ricordo, Egli indirizzò alla vostra Presidenza questo telegramma:
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bue quanto costa? - Non è per la vostra bocca, Mastro Acconcia-e-guasta; è per la tavola del Re. - Ho la bocca come lui! Glielo dicevano a posta ogni
corni dell'abbondanza. Se Vostra Maestà non li vuole, son pronto a riprenderli. - Riprendili pure. Il Re, non trovando da ridire, fece rilasciare il
Vostra Maestà vuole così. Solamente, chiedo una grazia. - Che grazia? - Per l'ultima volta, vorrei cantare una canzonetta al cospetto di Vostra Maestà
credergli. In che modo egli non s'accorgeva dei proprio vocione? Ma il contadino soggiunse: - Tant'è vero, che Vostra Maestà vien chiamato re Tuono. Il Re fu
. La colpa è vostra. - Hai ragione. E il vecchio riprendeva a lavorare, canticchiando: Il mal tempo dee passare, Il bel tempo dee venire. Zun! Zun
. - Quanto ne vuoi? - domandò il Re. - Faccia Vostra Maestà; il gattino non ha prezzo. Il Re gli diede una moneta d'oro. Il figurinaio s'attendeva di più
costoro. Forse, per la stranezza, lo gradirà. E mandò a chiamare la ragazza. - Vuoi essere la cuoca della Regina? - Come piace a Vostra Maestà. - Vieni ad
la vostra Bambolina? - Cadde in mare e se la mangiarono i pesci. Il marito rispondeva così; e la moglie stava zitta e piangeva. Come mai nessuno aveva
lasciava menare pel naso da quella donna. - Babbo, vostra moglie m'ha picchiato! - Perché non la chiami mamma? Chiamala mamma. - La mia mamma non è
mangiato vivo da questi mostri. S'intese il grido dell'Orco che ritornava dalla caccia: - Uhii! Uhii! - Lesto, nella vostra grotta, e non fiatate fino a
scritta tutta di suo pugno. - Per l'oro, vieni domani. - Come piace a Vostra Maestà. E la gente: - Bravo, Gessaio! Evviva l'asino dai guidaleschi! Ora
non ricevere un complimento migliore. - Oh! non siete bella, ecco la vostra superiorità. Se aveste le forme statuarie e il viso classico della
all'oceano". "Bella dama", rispose l'altro, "perché dunque la vostra mano è così gelida e l'orlo della vostra veste tanto inzuppato d'acqua?". La
bontà facesse risorgere quella morta. - Oh! Maria, essa è vostra figlia e mia sorella... Oh! Maria, Maria - ripeté ancora mentre la testa gli ricadeva più
braccio. È una trovata che poche donne potranno imitare, perché ci vuole la vostra figura e soprattutto la vostra testa. - Brutta. Che cosa scrivete
di me. Si dice che i miei compatrioti hanno paura degli uomini bianchi e la vostra venuta può forse salvarmi la vita. - Che cosa dite, Sing-Sing
spento Sing-Sing. - E dove? - chiese Fedoro. - Nella vostra stanza. - È impossibile! Voi mentite! - gridò il russo. - Rokoff, amico mio, queste
paura di venire assassinato e ci aveva pregati di tenergli compagnia. - E vi siete svegliati nella vostra stanza? Oh! - Ci hai ben veduti uscire. - È
alcune fucilate, capitano - disse Rokoff, prontamente. - Ho dei buonissimi fucili da caccia che metto a vostra disposizione. Quando giungeremo in un
comiche sventure dell'obeso calmucco. - Facendomi scendere dal cielo. - Non vi comprendo. - Prendetemi con voi, sulla vostra bestia e conducetemi a
scavalcando gli uomini che li montavano. - Ben preso, signor Rokoff - disse il capitano. - Scommetterei un dollaro contro cento che la vostra palla ha
fatto la vostra raccolta? - chiese Fedoro, ridendo. - Nemmeno una foglia - rispose il capitano, facendo un gesto desolato. - Ve lo avevo detto che era
mangiare a quei miserabili che muoiono di fame. La vostra giustizia vi disonora. - Avranno dei cibi, - rispose il magistrato. - I nostri carcerati sono
coraggio di ritentare il salto. Senza la vostra pazza temerità, mi sarei lasciato piuttosto sventrare dalle corna di quegli inferociti animali. - E avreste
momento se la vostra macchina si dovesse immobilizzare in mezzo a questi altipiani. - È d'una robustezza eccezionale e non si guasterà, signor Rokoff
sentite come soffia? - È freddissimo, capitano. Sarebbe da preferirsi ora una macchina a vapore alla vostra aria liquida. - Un brutto cambio in queste
spedito e la vostra casa di Odessa a quest'ora deve essere informata che voi state per ritornare in Europa attraversando l'Asia. - Il mio dispaccio spedito
morto? - Mi pare che siate vivo - rispose lo sconosciuto, ridendo. - Però se avessi tardato solamente qualche minuto, non so se la vostra testa si
l'ultimo a esporre la vostra vita. - Ma anch'io reclamo l'onore di farmi divorare per salvare voi - disse Fedoro. - Né l'uno né l'altro - rispose il
dai nostri avversari. - La vostra idea non mi piace. Lo "Sparviero" ci raggiungerà egualmente e così facendo allontaneremo ogni pericolo pel nostro
! Capitano, un altro bicchierino che vuoterò alla salute vostra. - Ed un altro a me che berrò alla buona riuscita del vostro viaggio - diceva Fedoro, che
sarà mai possibile - rispose Fedoro, con voce recisa. - Noi dobbiamo compiere la nostra missione. - E se i montanari si opponessero alla vostra partenza
la grande muraglia. - Ma la vostra direzione quale sarebbe? - insistette Rokoff. - Il nord - rispose asciuttamente il capitano. - Macchinista è pronta