106. Minestra della Regina. — Rosolate nel burro, con un battutino di prosciutto e poche radici, che poi leverete, un pollo o una gallina non troppo
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piglia il fagiolo diventa il re, chi piglia la fava la regina della festa e della giornata. Alla fava e al fagiolo si possono sostituire due dolcetti.
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8. Vino cotto (vin brûlé—Glühwein). — Mettete al fuoco 3 litri di buon vino nero con 750 gr. di zucchero a pezzi, 3 pezzetti di cannella della regina
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Susine bianche o della regina (reines Claude). Cotte semplicemente con acqua, con il quinto del loro peso di zucchero e un po' di vaniglina.
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offre la stagione : pere, mele, pesche, albicocche tagliate a fettine, susine nere, susine della regina (reines Claude), mirabelle, ciliege, ecc. ecc
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Le ciliege, le susine nere (a meno che non siano appena colte e non abbiano conservato la polverina caratteristica), le susine della regina (reines
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N.° 9. Col rhum. Come le susine della regina diminuendo se volete la quantità dello zucchero. Al rhum potete sostituire il cognac.
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N.° 4. Nell'aceto. Come le susine della regina, tuttavia senza foracchiare le frutta. Se sono viscide si fanno semplicemente riscaldare ma non
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44. Susine claudie o della regina.
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N.° 3. Col rhum. Prendete egual peso di susine della regina e di zucchero. Fate bollire lo zucchero con dell'acqua, mettetevi le frutta, poche per
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, le susine della regina e le mirabelle si adoperano senza gambo ecc. ecc.
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della regina centigr. 32, essenza di garofani centigr. 63, essenza di noce moscata centigr. 32, essenza di fior d'arancio centigr. 32, un poi'di tintura
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N.° 3. Ingredienti: La scorza gialla tagliata finissima di 4 aranci dolci, scorza d'arancio secca gr. 20, cannella della regina gr. 10, spirito litri
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quel modo? Le ciarle giunsero fino all'orecchio del Re. Giusto in quei giorni la Regina s'era ammalata con un'inappetenza che non le permetteva di
rimase incantato di quella bellezza. - Ha un aspetto da Regina! - Ma è senza braccia, Reuccio! - Peccato! Ci ripensò tutta la notte, e il giorno
C'era una volta un Re e una Regina che avevano una figlia bella quanto la luna e quanto il sole; tanto frugola però, che facendo il chiasso metteva
! Accorsero il Re e la Regina. Il tornitore spiegando la cosa, tremava come una foglia. Intanto il Reuccio continuava a strillare, a pestare i piedi
sempre contro il fratello traditore. - Se tu fossi Re, io sarei Regina! - Sei meglio che Regina. Non ti manca nulla. - Se tu fossi Re, io sarei
la seggiola, a piè del letto, vede steso un secondo vestito nuovo, più bello e più ricco di quell'altro riposto, un vestito da Regina. Frugò nel
C'era una volta una bambina, figlia d'un calzolaio. La madre, cullandola, le cantava sempre: - Dormi, figlia Regina! Dormi, il Reuccio arriva! Il
: - Tua figlia è morta e seppellita. Fu Regina un giorno solo! Il povero mugnaio andò via piangendo. Il Re pensò: - Se possedessi l'altro corno
. Passava la carrozza reale con dentro il Re, la Regina e la Reginotta. Che fa egli? Spicca un salto sul cielo della carrozza e: - Trih! Trih! Trih! I
figliuola Regina. Mastro Acconcia-e-guasta indossò abiti principeschi; non sembrava più lui, e andò a prendere Succhiellino. Non era più un succhiello, ma
strappo. Il capello incantato fece una fiammata e le svaporò fra le dita. - Grazie, Principessa Senza-lingua! Grazie, mia Regina! - disse il Re col più
, figurina idilliaca, che nella storia dell'Idillio viene così a trovarsi fra la Simetha di Teocrito e la Regina di Tennyson, ingenua come la prima, devota a
dirle tre Salve Regina per lei. Certamente quella neve avrebbe preso prima di sciogliersi la tenue fanciulla nella propria bianchezza per nasconderla
tocco di contadino bugiardo, che si vantava sempre di aver servito come soldato nella cavallerizza della regina a Moncalieri, quando essa non era ancora
l'imprudenza di fermare la regina mentre stava attraversando una vallata per recarsi a pregare sulla tomba dei suoi avi e di depredarla di tutte le gioie che