una sera mesta e piovosa. Il noto suono di una campana si diffondeva da una torre sulla città, che abbandonavamo. Quel suono era lugubre, tristi
insieme, nell'eterno sonno della morte. Un silenzio profondo, rotto solamente dal lugubre gridio degli uccelli da preda, volteggianti su quell'ecatombe
che circondavano il piccolo seno si udì echeggiare un urlo lugubre e prolungato. "Uno sciacallo?" interrogò il marchese, un po' inquieto. "Ben imitato