Posa il lume sulla tavola, appoggia il fucile alla parete, e siede lì accanto sulla scranna, curvo, a gambo larghe, colle mani ciondoloni fra le
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, L il lume (alto m. 3 circa dal suolo); c b la parete la cui superficie in piena luce, rimanderà i raggi luminosi sul modello (M), producendo i
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dall’incontro della parete col soffitto; poi, nello stesso modo, farete colla linea di terra, cioè, quella formata dall’incontro della parete col
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la parete della forma; poi si aggiunge dell’aspic a piccole porzioni, che si lasciano congelare prima di versarvi dell’altro. Quando la gelatina sarà
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’impugnare il manubrio. Per mescolare il contenuto si leva il coperchio e si distacca colla paletta la parte congelatasi sulla parete laterale ed in fondo
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garantito contro luce ed aria. Quando il grasso dopo alcun tempo si stacca dalla parete della pentola e mostra delle crepolature, bisogna levarne una parte
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Seguitando a cuocere lo zucchero su fuoco sempre eguale e lavando più volte la parete interna del recipiente con una spugna, si fa di nuovo la prova
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parete nella medesima distanza.
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stessa, poi la si svolge nello stampo premendola uniformemente alla parete, attaccando poi con dell’uovo le estremità una sopra l’altra. In fondo si
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farina, se fosse troppo tenera. Si comincia a battere bene l’impasto, vale a dire si preme col rovescio del mestolo una piccola parte sulla parete
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euritmico dell’epoca. A sinistra una porta dà nell’interno dell’appartamento. Ogni parete ha un uscio: quello del primo lato a destra reca in un