Posa il lume sulla tavola, appoggia il fucile alla parete, e siede lì accanto sulla scranna, curvo, a gambo larghe, colle mani ciondoloni fra le
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sparecchia in silenzio, colle mani tremanti. A. un tratto borbotta.
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fingendo di stare a vedere attentamente per nascondere la sua inquietudine, coi gomiti sulla tavola e il mento frate mani, guardandolo fisso fisso
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Anzi lo faccio prendere colle loro. mani.... È una bestia cattiva, sai!... che morde, quand'è messa colle spalle al muro!... Voglio fargli la festa a
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supplichevole, a mani giunte, colla voce rotta.
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collo mani nei capelli.
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correndo a lei, concitato, afferrandolo lo mani o scuotendogliele.
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buttandosi sulla tavola, col capo fra le mani.
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colle mani nei capelli.
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dibattendosi, mordendogli le mani.
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tentando di prenderle le mani.
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scuotendole le mani, scuotendo il capo, appassionato e supplichevole.
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scongiurandola a mani giunte.
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, oltre a preparare colle loro proprie mani dei lavori adattatissimi per regali, hanno campo di adornare il loro salottino prediletto con degli oggetti
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Questa preparazione richiede però una tela casalinga fortissima, sulla quale, dopo avere dato una o più mani d’acqua collata, con pennello largo
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riposare. Una parte delle briciole si può bagnare col latte od anche unirvi del prezzemolo. Se ne formano colle mani o con due cucchiai bagnati nell’acqua
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formano colle mani o con mestole bagnate nell'acqua 10 a 12 pallottole, che si fanno bollire 1/4 d'ora - se più grandi, più a lungo - nel brodo o acqua
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, che si taglia poi a pezzetti eguali, rotolati colle mani a bastoncelli appuntiti ai due lati e grossi un dito, lasciandoli asciugare per alcun tempo
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’acqua fredda, formando poi colle mani immerse prima nell’acqua fredda, un cordone lungo quanto due palmi di mano, che s’avvolge poscia in guisa di corona
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palma delle mani s’arrotola la pasta in guisa di salsiccia, dalla quale si tagliano giù dei pezzetti grossi quanto una noce. Si formano poi di questi sul
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lestamente un impasto, che si lascia riposare per 1 ora; poi si tagliano giù dei pezzi grandi come una noce, che colla palma delle mani si rotola in
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, incorporandole così alla medesima. Si finisce di manipolare l’impasto colle mani, spianandolo poi a sfoglie come per le tagliatelle da condirsi al burro
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come noci, arrotolandoli colle mani a bastoncelli, che si piegano in tondo incrociandone le estremità, che attorte con un giro di mano si ripiegano nel
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di latte, e si fa un’impasto consistente, buono a manipolarsi colle mani. Ben lavorato e fino che sia, lo si mette sulla tavola riscaldata per
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Dalle diverse paste sminuzzate (pag. 77) all’aroma di anice, vaniglia o limone si formano, rotolando col palmo delle mani, piccoli bastoncelli grossi
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mani e spianato l’impasto all’altezza d’un dito mignolo, lo s’intaglia in forma di un disco grande quanto il cerchio della tortiera, e steso che sia
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, lo si manipola bene. Tosto che cominci a staccarsi, si ripuliscono ed asciugano le mani, per lavorare ancor meglio la pasta sulla tavola infarinata
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carta alzandone un lembo con ambo le mani, poi la si pone adagiata sulla lamiera al forno.
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sì denso da poter lavorarlo colle mani; continuando quest’operazione, vi si aggiunge tanta farina spargendola sulla tavola quanta la pasta ne assorbe
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comincia a staccarsi, la si pone sopra una parte infarinata della tavola, si ripuliscono le mani, la s’infarina di frequente e si lavora per bene la pasta
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tagliato e mescolato, spianato col matterello e sminuzzato tra le mani. Indi s’aggiungono gli altri ingredienti a mezzo d’un coltello per impastarveli
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schiacciandolo col matterello e sminuzzandolo colle mani; lo s’impasta poi lestamente con 2 tuorli, un po’ di fior di latte e vino, indi lo si spiana sottilmente.
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po’ di sale ed un uovo grande; lasciatala poi riposare 1/2 ora sotto una coperta calda, viene spianata sottilmente e allargata in giro colle mani
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latte, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di fior di latte un poco acidulo o buona panna. Indi si lavora la pasta più col matterello che colle mani
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I dolci ove c’entra del burro devono essere preparati lestamente in luogo fresco ed il meno possibile maneggiati colle mani, bensì col coltello e col
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Adriana ha ripreso dalla scatola il mazzetto, e lo rigira tra le mani, mirandolo con occhi gonfi di lagrime. Michonnet a mani giunte la la contempla
La Principessa prende le mani di Maurizio, e le stringe fra le sue.
Adriana, visto uscire il Principe e l'Abate, s'avvicina vivamente a Maurizio e gli afferra le mani.
Il Principe ha preso dalle mani di una dama il monile, e lo osserva attentamente insieme a Maurizio.
Adriana si abbandona affranta sopra una seggiola, nascondendo il viso tra le mani. Michonnet smarrito, non sa che fare per consolarla.
A questo punto, interrompendo la recitazione affannosa, Adriana rivolge la testa, si passa le mani sugli occhi, e guarda intensamente Maurizio.
Il Principe un poco col vasetto fra le mani; l'Abate lo segue senza comprendere; la Principessa si volta curiosa.
Michonnet si soffrega le mani tutto felice; Maurizio rimette la lettera al suo posto, mentre la Jouvenot entra frettolosa dall'ultimo uscio di destra.
Adriana si porta le mani sul petto che le brucia dentro, e si torce sotto la stretta del dolore, mentre Maurizio corre ad esaminare il cofanetto.
Maurizio baciano le mani di Adriana, piangendo.
Dopo una pausa, è quasi trasfigurata: il volto terreo, le pupille sbarrate, le mani contratte, tutte le membra agitate come da un’intima fiamma
le sue mani di lagrime; ella se ne accorge, e li riguarda stupita.
svenevoli, e bacia le mani a tutte.
fianco, entra dall’ultimo uscio di destra, col rotolo della sua parte tra le mani. Le altre attrici le voltano dispettosamente le spalle; il Principe e l
Il Principe, inchinandosi, offre una mano alla Dangeville, l'altra alla Jouvenot, che discendono; egualmente ogni artista porge le mani a due attrici