amat, proprio nec dormio sommo, Ma lasciamo stare gli antichissimi Greci e Latini: lasciamo stare anche l' accenno di questi ghiribizzi, che pur si
cominceremo subito la prima domenica dell'anno prossimo. Le antiche romane le lasceremo stare, chè spesso le avete sentite nominare, e parecchie di voi
rara dottrina, perchè, lasciando stare che sapeva ottimamente il latino e l' italiano, scriveva anche versi e prose con rara eleganza; sosteneva
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era di suo decoro o di sua vergogna; e gli suggeriva i più strani e ridicoli modi di guadagnare e di avvantaggiarsi. Lasciamo stare che, sì come fanno
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perchè lessi in un autore di gran fama che sono voci regolari, e come da amare si fa amassi, così da dare e da stare si può far dassi e stassi
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così, ed ha scritto cosi bene questa vita, a ciò se ne vuol recar la cagione...." La direttrice interruppe il maestro, pregandolo di lasciar stare
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ne' lavori dell' ingegno, che mostrate con infiniti modi quanta bontà e quanta cortesia può stare nell' animo di una donna." La fama sua cresceva un
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bambina che le chiese un po' di pane, dicendole di non avere nè babbo nè mamma, nè casa dove stare. "E tu, rispose la Rosa, abbracciandola amorosamente
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avventura badato. Lasciamo andare quella frase stare alla toelette, brutto francesismo, che poteva sostituirsi con lo stare alla spera o allo specchio; ma il
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donna, non solo accettò di gran cuore, ma andò a stare nello spedale medesimo, dando tutto sè stessa al soccorso degli infelici. In quel nobile
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poetesse?" "Perchè, rispose secca secca la Vittorina, ne conosco io due o tre, che, a stare una mezz'ora insieme fanno venire il latte alle ginocchia con le
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Canta con la Margherita Pusterla, il D' Azeglio con l' Ettore Fieramosca e col Nicolò de Lapi, lasciando stare altri minori, che pur seguitarono quel
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stare in ginocchio durante mezz' ora, va difilato dal padre del giovinetto e gli dice: "Or come puoi mai tollerare che il figliol tuo sia maltrattato al
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, pag. 170. Se lo studio della Divina Commedia sia facile alle fanciulle, pagine 171, 180. DARE e STARE. Natura di questi due verbi, e modo di conjugarli
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a stare a badar a casa, e lasciar fare agli uomini, i quali sarebbero stati più che sufficienti ad ottenere il fine loro." "Ed io invece, continò lla
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coronazione di Carlo V, andò a stare per qualche tempo a Roma, e nella sua casa formò una specie di accademia, dove erano scritti i più insigni letterati
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braccio tutto contorto e arrossato a chiazze. - Che c'è? — tonai, di su la porta. - Lasciatela stare! Un grande stupore apparve su 'l viso del vecchio, che
stare in casa gratis? Quanto a mance, non c'era pericolo che cascasse mai un soldo; po' poi la Matilde doveva guadagnar bene in quel gran magazzino
padrona la richiamò: - Ascolta qui... Se... per caso, tornando, tu non mi trovassi, non stare in pena. Forse parto per qualche giorno... - La signora non fa
di non farli stare vicini a lui. — Lèvameli di lì — diceva egli alla moglie — tanto, devo avvezzarmi a non li veder più! Quanto a denari, il foglio
contenta della compagnia che la circonda, indulgente e tollerante; sopratutto tollerante. Lasci stare quel benedetto a' miei tempi che in bocca dei
osservano; e mette sè stesso nella situazione imbarazzante di stare ad aspettare, ad una ad una, quelle esplosioni di riconoscenza, e di rispondere a
una visita e non farla, di stare delle settimane senza farsi vedere dalle persone che gli furono cortesi, insomma di far cadere dall'alto i suoi
mai l'uno e l'altra il bisogno di stare uniti, di comunicarsi le impressioni di quel nuovo amore, che è venuto a vincolare maggiormente le loro
il numero di persone che possono stare alla tavola, a tutt'agio con uno spazio non minore ai sessanta e non maggiore di settanta centimetri per
; ma con naturalezza, e senza che appaia o un'abitudine imparata, o un effetto della noia, che provano a stare colle persone che sono nella sala. Vi
Accademia della crusca
