; Mitto tibi metulas; erige, si debitas; che vuol dire ti mando nell'ave, perchè navem, toltogli la prima e l'ultima lettera, resta ave, parola di
parecchi dissidj e gravi sollevazioni; ma Eleonora mandò il marito alla corte di Napoli per ajuto, e tra per la forza e per la prudenza, ricondusse alla
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solo, cominciò a dir davvero e tirato dalla gola, mandò il piatto quasi a mezzo senza pensare alla vistositàdi tanto consumo. Ma ecco gente... ingolla
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tentare di farle prender la laurea nell'università di Bologna; e la mandò là accompagnata da una zia e dal precettore dove osservata e carezzata da tutti
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questa donna, gli mandò alla difesa di Negroponte contro a' Turchi, i quali mai non ardirono di dar loro noia; ma essendole morto in questo mezzo il suo
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difenderle sino alla morte, mandò la moglie madonna Cia e i figliuoli con duecento cavalieri e gran numero di soldati a Cesena, raccomandando alla Cia
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come donna prudente, non volle che alcuno potesse credere, che quello che si faceva per giustizia si facesse per vendetta; e però gli mandò al Legato di
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vigilia, ci sono le visite ai parenti, si sa. Chi se ne libera? Ma... non dubitare, ti mando un regalo. Ella annuì con un mezzo sorriso, indifferente
ancora determinata, che si smarriva nel più lontano avvenire. Un giorno una conoscente di fuori città le mandò un bel giovine, un vero giovine con
quattrini sotto la ribalta della scrivania e non ci pensammo più. Due giorni dopo la maestra, che doveva partire, mandò a tutti i nostri parenti la carta
editore mi mandò una lettera d'una signorina che doveva andare ad un ballo, e mi domandava: "come dovesse contenersi, sapendo che dovrebbe incontrar a quel