(Afra e l’Hagenbach si salutano. – Afra rientra nell’osteria).
(i Giovanotti trascinano verso l’osteria dell’Aquila l’Hagenbach)
(intanto le Vecchie e le Fanciulle sono entrate in Chiesa. Gli Uomini, tornati a sedersi alle tavole dell’osteria, bevono e giuocano)
Intanto Hagenbach si è seduto ad una tavola avanti all’osteria dell’Aquila. Afra accorre sorridente, felice… Tutti si fanno intorno all’Hagenbach
corrono striscie di tela colorata che ricoprono la piazza in parte (la parte riservata alle danze pubbliche). – L’osteria dell’Aquila è a destra. – Le
qualche volta alla bell’Afra tutta in faccende (la padrona dell’osteria dell’Aquila) mormora parole che eccitano la facile allegria dei suoi ascoltatori
puzzo del sigaro e del cognac le mosse del dilettante di cavalli, e le espressioni energiche, che rinforzano all'osteria le cattive partite di scopa. Eran
strada dal Boffa, che tirava come un argano, si appoggiò al muro, tra la porta dell'osteria e il tabaccaio, in faccia alla finestra dell'ammezzato, e
venne incontro, del signor Inglese, e, dietro le indicazioni, venne frettolosamente a un'osteria modesta, ma di bell'apparenza. Intese come, secondo