vitaVita di Gerolamo Cardano, p. 68.: "Nulla è più costante in me della meditazione. Essa rimane assorta per guisa del contemplato subietto, che non
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accomodarono meglio, tesero i colli, aprirono occhi e orecchi. L'avvocato, dopo aver contemplato un poco la punta delle unghie, seguitò: "Le linee
di abbracci ricevuti, senza meritarli? non aveva vegliato molte notti al letto di Severina? ch'ei l'amasse? non aveva costui contemplato a suo agio