in piazza di Sant'Ambrogio in cerca dell'avvocato. Questi l'accolse cortesemente e non esitò a consegnarle tremila lire, di cui essa lasciò una
prosa letteraria
galante. Il barone lo accolse in un salottino arredato splendidamente, gli strinse la mano e lo fe' sedere vicino. Severina s'era già levata, secondo il
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