Sorrento, 22 dicembre. Io sono precisamente come tutti gli altri, cara signora; anzi, come tutti quegli altri che hanno bisogno di pace, e a cui i
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Sorrento, 20 gennaio. Alla signora Viola — non del pensiero. — Mia cara, giacchè ai vostri occhi devo essere assolutamente colpevole, eccovi la mia
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tremito nervoso. — Buona sera! Un po' tardi! Finisco adesso il mio giro. E questa cara ammalata come è stata ? S'era assiso di contro al letto; aveva
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Sorrento, 11 aprile. VIOLA cara! VIOLA bella! VIOLA bionda! Eccomi ginocchioni davanti a voi, con le mani in croce, la fronte sul tappeto. Lasciatemi
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conseguito la ricompensa a me più cara, quella di cui, con orgoglio, vorrei poter menar vanto.
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Questa piccola goccia di rugiada che lasciaci sperare ai maestri, voi glie la fate pagare, credo, molto cara.
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po', mia cara: se tu ti accontentassi di rimanere a casa insieme con la signora Goldi... - È la mia età, che mi tiene a casa — disse costei con
dice persino La Traviata: Parigi, o cara! Questa era l'unica erudizione su Parigi, che albergasse in quel cervello da cicogna, oltre alla vecchia
giorni con le nostre dita forate e callose. E la signorina le risponde: ? È proprio così, mia cara nutrice. E lo stregone abita nel boulevard di
registrata l'accusa, ti aprirà le vie della giustizia, ti accorderà tutti i mezzi della discolpa. Se ti preme l'amore della tua donna, se ti è cara la
della vostra buona fortuna ... Tutti dicevano che un partito migliore non poteva presentarsi a quella cara, a quella buona, a quella adorabile
, ribaciando mille volte le angeliche sembianze di quella tanto cara, diedi in uno scoppio di lacrime. - Avrò io la consolazione di rivederti, o creatura
languenti, non so se contemplando l'aspetto dei viventi, come re Carlo Quinto dalla socchiusa bara, o bevendo il viatico di una memoria cara. Certo
, poscia baciò la cara paradisiaca faccia, poi l'ideal creatura si sentì nelle braccia; ma sempre, e nelle feste quando un altro venia a invitarla alla
mettere in comune penuria ed abbondanza; ci rifarem la cara gioventù di Bologna... Tu ti sei rovinato, non averne vergogna, sì, rovinato fino
sguardi fatali, delle parole argute; ad affrettar l'arrivo della gioconda bara, tra una botte di Cipro e una sembianza cara! Dove, più di una volta, il
, appoggiata alla balaustrata di legno, vestita male, con un cappello vecchio e coi guanti ricuciti. - Dove vai, cara Checchina? - Venivo da te
. Grazie cara; sei buona, nina mia. Fra me e te, vedi, è un'amicizia straordinaria. Così potessi servirti in qualche cosa, una volta… - No, no - disse
ora sarà? Sono o non sono ancora le cinque? - Io non so: non ce l'ho, io, l'orologio. - Vedi, non so se andare o no. Basta, cara, è meglio che me ne
moribondo. Ma per voi, cara signora mia! La disgrazia, vedete, è che non ce l'ho, chè mio marito se l'è portato via da stamane e io avevo da andare ai