volata di passeri, e in venerdì per giunta, erano tutte impregnate dalla più deplorabile fatuità. fatuità.Ella si accorgeva che quei nove individui
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donne, che pur fremevano di rabbia nel loro interno. Nanà era così innamorata di sè e degli applausi che non s'accorgeva o non pensava al dolore che
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s'accorgeva, che chi la sentiva a parlare così aveva più memoria di lei, e sorrideva di pietà, dandole segretamente della scimunita. La vanità ingenita
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