all' uomo semplice e saggio si manifestano nelle grandi provvidenze della materia e della forza; che al ricco ozioso ristora la stanca complessione, e
fantasie s'acquietavano; credeva all' amore, credeva al suo cuore e a Dio. E la fanciulla? - povera innocente, oh tu non sai che cosa sia l' amore
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sospetto: lord Leslie stesso, anzi che a codesto affetto d' Arnoldo, avrebbe creduto all' imminente rovina della, superba aristocrazia del suo paese. Era in
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sofferse; ma chi lo conobbe e amò, non potrà rifiutare una lagrima alla sua memoria. Il vicecurato, facendo passare il suo cappello dall' una all
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trasferirsi segretamente, prima al paesello del lago, poi all' alpestre villaggio di Valtellina; pentito dell' uno e dell' altro disegno, s' abbandonò
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lo spicchio di una melagrana; « senti, ma non dirlo nemmeno all' aria, per carità! è un pezzo che volevo parlarti di una cosa.... perché, devi sapere
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del Gran san Bernardo, e all' ombra delle Piramidi. « Vieni, Elisa! » diceva una bionda giovinetta, correndo fuori colla più graziosa sveltezza sul
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un' ampia gronda tarlata che si versa all' infuori, come la tesa d' un cappellaccio su la fronte d'un pitocco, guarda su d' una rimota piazzetta, in
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avevo dato le spalle all' umide inabitate reliquie del castello di Fuentes, e spariva nella lontananza anche quell' ultima lucida zona dell' Adda, che
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firmamento, le glorie dell'Eterno. Diedi un addio al mio vecchio padre, alla madre mia, all' innocente sorella. Che il Signore vi protegga sempre
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scienza della natura e il nome della mia città non morrà mai. (*) Così, non vendei Ia memoria intemerata della sapienza all' oscuro dovizioso o all' indegno
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All' Abate Clemente Baroni . . . . . . » 1 ANGIOLA MARIA. Dedica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 7 Prologo
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che v' ascolta, che piange nelle braccia di Vittorina.... » E così parlando con inesprimibile dolcezza d'amore, essa correva affannosa all' uscio della
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ALL'ABATE CLEMENTE BARONI. Già più di vent'anni passarono da quel tempo, che ora la memoria sola accarezza, quando nell' età mia giovanile voi m
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dipintura singolarmente, si ebbe poi un gran numero di eccellenti maestri, alla scuola de’ quali moltissimi altri crescendo all’eccellenza, ed altri pur da
Boschi di Bologna, parecchi dalla quadreria Stralla di Viterbo. Sicchè intorno all’autore di essi, quando non parlassero da sè stessi chiaramente, non
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piuttosto tintori che dipintori: checchè ne dicano alcuni, credendo di far onore all’Italia col volerle attribuire un’arte di cui dovrebbe vergognarsi.
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in silenzio. Dappoichè ci tarda di dare il novero di quelli che han nomi certi e famosi, e che si succedono l’uno all’altro con bellissimo ordine, e
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tutte le contrade d’Italia. Or di tutti questi maestri, e di molti che furono allevati all’arte nella loro scuola, nel terzo e quatto decimo secolo, e
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maraviglia; e bisogna forse attribuirlo all’amore che pur avevano i nostri quattrocentisti, e in ispezialtà i Fiorentini, a quella loro tempera. Con la quale
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quintodecimo; e ci riman desiderio de’ più gloriosi principi i quali dopo Lionardo, essendo per lui dischiuso all’arte il sentiero della massima
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diverso) a fra Bartolomeo della Porta, gli altri all’immortale Urbinate.
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immanissimi sgherri; un Luca di Leyda, di man del quale si veggono l’uno accanto all’altro, due grandi e maestosi ritratti di personaggi non conosciuti
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accennare, trapassando tutti quelli, non pochi nè ignobili, che non ci sono ben chiari e fuor d’ogni forse quanto all’autore, nè si saprebbero se non
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gradi l’arte salisse lentamente alla ragionevole eccellenza, indi volasse in un tratto all’estrema sommità del perfetto, poi venisse declinando, e
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L’Italia, dagli antichi tempi infino all’età nostra, si dimostrò sempre la patria dell’arti; ma corrotte le credenze e i costumi, e inaridita la
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All’età nostra, dai derisori dell’arte cristiana fu, con più altre, messa fuori questa strana opinione, che non solo di quegli avanzi della primitiva
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Quella sublime scuola, dice lo scrittore di sopra allegato, non cercava che la verità o la poesia del sentimento; amava parlare più all’anima che ai
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Non dubito che chiunque ha eccellenza di pensare e di sentire, non debba dar grande lode ed avere il maggior grado all’esimio e nobil signore che di
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ne toccherò assai brevemente sol quello che più importa, e che può bastare al mio intendimento ed all’onesta brama degli amatori di queste cose; e
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Il libretto che noi presentiamo al Pubblico, fu compilato sulle migliori opere di questo genere che finora videro la luce sì in Italia che all’estero
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I principi di tavola, devono consistere in frutti all’aceto, in salame od altre specie di carni salate, in butirro ben fresco, acciughe, sardine di
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Manzo all’inglese.
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della carne ed una parte all’altra, poneteli in fusione con erbe odorose, scalogni, aglio, prezzemolo, noce moscada, pepe, garofani pesti e sale
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Piccioni all’erbe.
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ortolani e i beccafichi poi si sogliono anche servire d’un intingolo con uva che si fa cuocere alquanto insieme all’unto dove hanno cotto gli uccelli
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Piccioni all’erbe.
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fosse tolto, darebbe un sapore amaro all’interno del gambero. Ponete in una casseruola un pezzo di burro, del prezzemolo, timo, lauro, una cipolla
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Piselli all’inglese.
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fino a fargli prendere un bel color d’oro, ed accomodatevi allora all’ingiro gli sparagi colla loro parte verde, verso il centro della teglia
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adattata, il fondo della quale sia ricoperto di prosciutto o di lardo. Aggiustateci i cavoli facendo restare i gambi all’insù: riempite i vuoti con un poco
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forte, gettatevi questo composto a eguali porzioni della grossezza d’una noce o poco più, servendovi all’uopo d'un cucchiaio e del dito, e quando queste
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Mondate alcune belle mele, togliete loro il torso coi semi servendovi all’uopo d’un apposito cannello di latta, col quale le trapasserete forandole
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, senza però lasciarla bollire. Quando questa crema sarà molto densa, versatela in due o più piatti all’altezza di mezzo dito (un centimetro), e
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soffritto insieme all’unto, vi si versano sopra le uova sbattute e si fa legare bene il tutto, precedendo come si è detto sopra.
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pezzo di burro ed un poco d’acqua dopo averla salata tutto all’intorno, praticandovi anche dei buchi ed insinuando in questi del sale qualora il
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accesi, ungendola di quando in quando con olio o con butirro, e raccogliendo l’unto che ne colerà in una ghiotta che si tiene sotto all’arrosto, e
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Bistecche all’inglese.
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Tutti allora danzano intorno alla caldaja in una ridda infernale, né si arrestano che all’appressarsi di Macbeth.
Corbetta relatore. All'articolo 150 la Commissione del bilancio propone una modificazione, non di somma, ma di forma, la quale si collega ad un
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