Art. 5. Gli inscritti di questa leva nella provincia di Roma, i quali al 29 novembre 1870, tempo in cui venne promulgata in quella provincia la legge
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Venuto il regolamento del 25 agosto 1870, mi pareva naturale che, dopo tanto cammino, quest'articolo fosse cancellato. Tutt'altro; esso è ripetuto
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. Ma egli lo ha copiato poi nel regolamento del 25 agosto 1870, perchè è noto, quando i regolamenti sono fatti, si copiano sempre; per mutarli in meglio
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L'articolo 121 del regolamento 25 agosto 1870 che porta la firma dell'onorevole Sella, dice la stessa cosa.
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nel regolamento del 1870. Dalle finanze si sono fatte delle cause dinanzi alla Corte d'appello e dinanzi alla Corte di cassazione di Torino. Ecco che
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Ma lasciamo stare il regolamento del 1870 perchè ci sarebbe troppo a ridire, e l'unico mezzo per ucciderlo sarebbe il ridicolo.
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Ma lo credereste, o signori? Mi è capitato fra le mani una circolare in data 24 ottobre 1870 litografata, non stampata.
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1870 stabilisce anche delle norme come tassare certi redditi che la convenienza verso di chi ci ascolta vieta di qualificare.
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, dico l'ultimo, perchè tutti i regolamenti si sono copiati in questa parte, non è che del 25 agosto 1870.
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ruoli, ma non dice, e lo dice invece il regolamento del novembre 1870, di dovere stare all'aumento che ha fatto l'agente. Dunque la legge è violata
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regolamento del 25 agosto 1870 non è che la proposta dell'onorevole Ara. Sono poche parole. Lo leggo: «Quando l'agente abbia raccolto tali elementi da provare
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L'accertamento che nel 1870 faceva ammontare la tassa a lire 6195, oggi è stato aumentato al punto che pel 1871 la tassa ascenderebbe a lire 13,330
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Se voi considerate che nel disavanzo dei 110 milioni del 1870 figuravano le spese delle grandi costruzioni; se voi considerate che nel 1871 abbiamo
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Ora, io comincio per dire che il pareggio promesso a giorno e ad ora fìssa non m'ispira una grande fiducia. L'onorevole Sella, nel marzo 1870, col
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Nè io m'intrattengo, signori, a caso su questo proposito. Nel 1870 io cedei al concetto del pareggio assoluto ed immediato. Io votai tutte la
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Voi sapete che con la legge degli 11 agosto 1870 noi abbiamo consegnato, in pegno, alla Banca 333 milioni nominali di obbligazioni ecclesiastiche a
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del 1870 di fare la conversione dei debiti redimibili emettendo rendita indefinitamente, al saggio corrente secondo le scadenze; egli che per sopperire
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L'onorevole ministro fissava nel 1870 il concetto di un bilancio assolato che si doveva verificare entro un anno, ammettendo pure la convertibilità
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. Infatti, quando gli premeva di sbarazzarsi delle difficoltà che nella Camera incontrava la convenzione bancaria del 1870, il ministro disse: ma adagio
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produzione, di consumo, non esiste affatto, perchè questi milioni spariscono assolutamente allorquando noi confrontiamo la cifra nominale del 1870 e
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la quantità del sale che va consumata, non è punto maggiore al 1870 e 1871 di quello che era nel 1860? Si dirà: la cagione sta nell'azione deprimente
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dell'inconsulto aumento che impose nel 1870, egli mostra così che vuol chiudere gli occhi all'evidenza, e non si penetra abbastanza del danno sempre
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Vi aveste, con gran piacere e utile della Banca, la carta votata con la prima convenzione, quella votata nello stesso anno 1870, l'altra votata colla
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debbo dirlo, mi diedero grandissima ragione. E quando nei 1870 si vaticinava che i rapporti fra lo Stato e la Banca avrebbero perpetuato il corso forzato
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Vi fu la Commissione del 1870 e ottenne qualche cosa; ma ora non si ottenne niente!
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