Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: dobbiamo

Numero di risultati: 99 in 2 pagine

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Galateo morale

197899
Giacinto Gallenga 1 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino-Napoli
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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quali dobbiamo il vivere, l'amare, lo sperare, tutto ciò che ci allieta quaggiù e ci consola nel viaggio che ci venne assegnato dalla Provvidenza.

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Il cuoco sapiente

283839
1 occorrenze
  • 1871
  • Enrico Moro Editore
  • Firenze
  • cucina
  • UNIFI
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Bisogna guardarsi dal salare le beeftsteaks alla gratella durante la cottura o prima: è questo un errore assai comune, di cui dobbiamo far conoscere

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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

450133
Carlo Darwin 37 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
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Quantunque le facoltà intellettuali ed i costumi socievoli abbiano per l’uomo una suprema importanza, non dobbiamo diminuire la importanza della sua

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o più comunemente in via indiretta, mercè la scelta naturale. Noi dobbiamo porci in mente che le modificazioni della struttura o della costituzione

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suoi progenitori. Dobbiamo tuttavia tener presente alla mente che un animale dotato di grande mole, forza e ferocia, e che, come il gorilla, avesse

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’impotenti, può derivarne soltanto un casuale beneficio, con un male grande e presente. Quindi dobbiamo sopportare senza lagnarci i sicuri cattivi effetti

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nella storia del mondo. Dobbiamo ricordarci che il progresso non è una regola invariabile. È difficile dire perchè una nazione civile si innalza

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naturalisti sostengono, e quantunque dobbiamo riconoscere che la differenza che passa fra essi è nella potenza mentale immensa, tuttavia i fatti addotti

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Ma le varie considerazioni qui riferite possono per ora senza inconveniente essere lasciate in disparte; e prima di tutto noi dobbiamo vedere fino a

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; nondimeno dobbiamo porci in mente che egli «non è che una delle varie forme eccezionali dei Primati»Il signor St. G. Mivart, Transact. Phil. Soc., 1867, p

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Catarrino o del continente antico, dobbiamo concludere, per quanto questa conclusione possa offendere il nostro orgoglio, che i nostri primieri progenitori

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proprio chiudere gli occhi, noi possiamo, mercè le nostre attuali cognizioni, riconoscere approssimativamente il nostro parentado; e non dobbiamo

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altro animale. Rispetto alla somma delle differenze fra le razze, dobbiamo fare qualche concessione ai nostri dilicati mezzi di distinzione

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riguarda la loro relazione colle particolarità costituzionali, o per l’azione diretta del clima; pure non dobbiamo al tutto ignorare quest’ultimo agente

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Se tuttavia noi osserviamo le razze umane come sono distribuite sulla terra, dobbiamo dedurre che le loro differenze caratteristiche non possono

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non potrebbe quasi essere l’effetto della scelta naturale. Dobbiamo attribuire la disuguaglianza all’azione diretta di quelle ignote condizioni che nel

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passino per alcuni primieri stadi di sviluppo, e perchè conservino certi rudimenti in comune. In conseguenza noi dobbiamo francamente riconoscere la

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il canto dell’usignuolo, siano tutti piacevoli alle femmine nelle varie specie. Ma non dobbiamo giudicare i gusti di specie distinte con una sola

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allettare la femmina e non per alcun altro scopo. Dobbiamo conchiudere che questo è il caso, perchè le remiganti primarie non sono mai messe in vista, e

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intenzionali, siano divenute istintive. Se ciò è vero, non dobbiamo accusare gli uccelli di essere consapevolmente vanitosi; tuttavia quando vediamo il pavone

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Che cosa dobbiamo dunque conchiudere da questi fatti e da queste considerazioni? Il maschio fa egli pompa delle sue attrattive con tanto sfarzo e

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Jerdon, Birds of India, vol. I, 1862, p. XXI., hanno sogni vivaci, e ciò dimostrano coi movimenti e colla voce, dobbiamo ammettere che posseggano una

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cosa dobbiamo conchiudere rispetto a certi uccelli, nei quali, per esempio, gli occhi differiscono lievemente in colore nei due sessi?Vedi per esempio

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Dobbiamo in questo capitolo considerare perchè in molte specie di uccelli la femmina non abbia ricevuto gli stessi ornamenti del maschio; e perchè in

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, posseggono sproni bene sviluppati. Dobbiamo noi da questo fatto dedurre che essi costruiscano una sorta di nido che non possa venir danneggiato dai loro

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dobbiamo noi dimenticare che in molti uccelli che fabbricano nidi aperti i maschi stanno sulle uova ed aiutano a cibare i giovani come le femmine

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probabilissimo che la seconda muta sia stata acquistata per lo scopo speciale di spogliarsi di questi ornamenti. Dobbiamo però ricordare che molti

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Noi dobbiamo ora considerare la trasmissione dei caratteri come è limitata dall’età in rapporto colla scelta sessuale. Non fa d’uopo qui di discutere

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e Troglodytes vulgaris), rispetto ai quali non abbiamo sufficienti prove dell’azione della scelta sessuale. Dobbiamo tuttavia esser cauti nel

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allettare la femmina. Intorno a ciò non dobbiamo giudicare dal nostro gusto, perchè si sa bene che i topi sono allettati da certi olii essenziali, ed

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servano di protezione. Dobbiamo noi attribuire ad una semplice inutile variabilità nel maschio tutte queste appendici dei peli o della pelle? Non si può

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Quantunque dobbiamo ammettere che molti quadrupedi hanno ricevuto le loro tinte attuali per scopo di protezione, tuttavia in un grandissimo numero di

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puramente ritmici, dobbiamo credere che le femmine possano apprezzarli e venire da quelli eccitate o allettate; altrimenti gli sforzi incessanti dei

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uomini considerano la bellezza delle loro donne secondo un molto vario concetto. Dobbiamo ora ricercare se questa preferenza e la conseguente scelta

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gratitudine noi dobbiamo avere pel miglioramento della nostra ragione alla scienza ed allo accumulamento delle nostre cognizioniPrehistoric Times, 2a

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Le facoltà morali sono in generale stimate, e giustamente, come molto superiori alle potenze intellettuali. Ma dobbiamo sempre aver presente che l

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addurre prove; e dobbiamo riconoscere, per quanto mi sembra, che l’uomo con tutte le sue nobili prerogative, colla simpatia che sente per gli esseri

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prevalgano anche presso nazioni civili. Sapendo noi quanto inveterate siano divenute molte strane leggi e superstizioni, noi dobbiamo sorprenderci che le

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Il punto più alto cui possiamo giungere nella coltura morale, è quello di poter riconoscere che dobbiamo dominare i nostri pensieri, e «non ripensare

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XI Legislatura – Tornata del 27 marzo 1871

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Biancheri 2 occorrenze
  • 1871
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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essere dei limiti ai quali dobbiamo fermarci.

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È un avviamento per me su quella strada su cui dobbiamo pur metterci in ogni e qualunque caso, se vogliamo diventare un popolo serio, di prendere

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XI Legislatura – Tornata del 24 gennaio 1871

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Biancheri 9 occorrenze
  • 1871
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Noi abbiamo dunque dolere di usare molta larghezza, noi dobbiamo assolutamente spogliarci di quelle viete cautele preventive che a nulla approdano e

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tutte le altre nazioni, noi, o signori, non possiamo fare astrazione da siffatto stato di cose, e dobbiamo collocare il Papa in tale posizione e così

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Vedete dunque o signori, quanti germi di odiosità chiude in sè questa legge, e come noi dobbiamo sentire orrore di vedere ristaurati gli scandali del

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cattolica, gl'Italiani sono cattolici, e noi dobbiamo anche soddisfare il sentimento del paese. Noi non possiamo recidere il Papato così d'un colpo senza una

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presidente, Onorevole Morelli, permetta che le rammenti che dobbiamo rispettare l'indipendenza dell'altro ramo del Parlamento, come la Camera fa

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Noi non dobbiamo ora risolvere cogli ultimi criteri della possibilità la questione del Papato nelle sue nuove condizioni di vita. Questa soluzione

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In tutti i paesi vi sono dei cattolici amici dell'Italia. Noi dobbiamo offrire loro il mezzo di esercitare la debita influenza sui loro Governi, e

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, non è però faziosa, e tanto più noi dobbiamo avere a cuore di tranquillarne la coscienza. Già troppi interessi abbiamo dovuto offendere rovesciando

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erano connesse. Ed a me sembra che il criterio per risolvere questa questione sia il seguente, cioè che noi dobbiamo lasciare al Papa tutte quelle

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