una certa quantità di cavallette al governatore della pubblica cosa. Altri storici riportano come i Romani mandassero nelle regioni dell'Africa del
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Romani ed i Greci nell'apogeo della loro civiltà si sono tanto interessati di questa bisogna, non vorrà trascurarla il Governo italiano, il quale ha
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composto di Romani che sono sotto la vigilanza di soldati stranieri, e di soldati stranieri e romani custoditi da birri, sotto il nome di gendarmi
di romani, durante la notte, quel soldato, cui i preti avevano dato ad intendere che i difensori di Roma eran tanti assassini, giunto che fu alla
quando Roma non ebbe più nemici potenti, e facile divenne mettere le mani su ciò che v’era ancora da conquistare dei paesi sconosciuti, i Romani
. Alla difesa di Roma ho veduto gli artiglieri Romani combattere con tale coraggio da andarne superbo, ed ho pure veduto i pochi dragoni, allora esistenti
poiché il dispotismo dei preti è il più esoso di tutti, il più degradante ed infame, si può tenere per certo che il cospirar dei Romani dati dal dominio
passeggieri romani in ispecie ed in quella bellissima mattinata primaverile esso spuntava dalla punta settentrionale dell’isola già a vista degli
E dentro Roma che faceva Cucchi con tutti i patrioti Romani e delle provincie consacrati alla liberazione della città od alla morte? Cucchi, da
amici i Romani che bastava tirassero poche fucilate anche all’aria peché l’esercito italiano marciasse immediatamente su Roma. Ed i Romani, poveretti
Gli eroici Cairoli ed i loro compagni pagavano col loro sangue il sublime loro patriottismo e la generosa solidarietà cogli insorti Romani. L’alba
i capi. Se gli amici di fuori fossero stati pronti come lo erano i romani, nella stessa notte del 15 febbraio si poteva farla finita coi preti e lo
giustizia di Dio! «Morrà di ferro chi uccide col ferro! Perché i romani vollero dominare il mondo? perché dalle fertili contrade assegnate loro dalla
prospere nazioni dell’orbe». L’argomento trattato da Giulia era un po’ estraneo ai nostri Romani ignari delle cose di mare, essendoché i loro
festante, vedendo i tre romani, che amava come figli fendere la folla con tanta precipitazione volle seguirli e così anche lui si trovò all’osteria sulla
Romani, e qui in un’ultima battaglia sparì dal novero delle genti italiche il più antico, il più celebre ed il più civile dei popoli della penisola
Padroni del mondo e ricchissimi delle sue spoglie, i Romani si diedero al lusso, alle gozzoviglie ed agli eccessi d’ogni specie. Fastidiose ed
. «Egli, - rispose Giulia -, approva il nobile contegno dei pochi romani che mantengono il decoro del paese molestando il Governo dei preti e
vedute molte, ma questa pugna che stiamo digerendo sta notte è certo delle più ardue. Mi consola però che questi nostri Romani mostrano ricordarsi de
’ suoi compagni, coll’accettazione d’alcuni soldati romani, che non volevan più sapere di preti e col l’arrivo da Roma di vari giovani, che la notizia
da fare diedero ai Romani per sottometterli. Di Arde loro capitale, città cospicua, sussistono tuttora le rovine e attestano la prosperità di quei
maestoso gigante delle ruine, tetro, imponente, segnando a questa generazione di schiavi cento passate generazioni e ricordando ai Romani che la loro Roma
armati ciascuno d’una mannaia, collocati i più giovani romani e più arditi a destra e sinistra del portone alla difesa, si tenevano pronti a resistere
campale dai Romani nella pianura, fecero fronte per molto tempo ancora alle legioni vittoriose. Non pensano certo gli assalitori, - egli soggiunse
potuto salvare la vita ma!... erano troppo disdegnosi quei due veri romani e non fuggirono! ed arrestarono per un pezzo combattendo disperatamente a
, ma quando conobbe che erano tutt’altro gli uomini coi quali aveva combattuto, e Romani, egli sentì orgoglio di tanta bravura de’ suoi concittadini
senza articolare parola seguì la via indicata da Muzio in mezzo agli altri due romani che lo spingevano avanti irresistibilmente.
dimora di quanto abbisognava; l’abbondante caccia della foresta forniva ogni specie di selvaggina e la galanteria dei nostri giovani romani, specialmente
quattro romani per rinvenire il principe T. che inutilmente avevano cercato in ogni via. Dopo d’aver riconosciuti e mandati a casa, col mezzo di
fisionomia che ricordava gli eroi Romani scolpiti nell’anima mia. Oh! lo riconoscerò ben io se lo rivedo, dicea tra me, fosse egli romano! se è romano dev
metà della sua gente a modo di tiratori, l’altra metà tenne in colonna ed ordinò alle trombe la carica. Orazio co’ suoi giovani Romani, avrebbe
battaglia che comandava. «Voi siete un vero erudito, e noi Romani educati dai preti a baciamani, a inginocchiarci, e servire la messa, nulla sappiamo di
. La cerimonia non fu lunga ma semplice, patriarcale, al cospetto della maggior parte di quei prodi romani, che facevano corona alla bellissima coppia