le mani in modo che nulla possa vedere. Il paziente, stando così curvo, deve tenere il piede destro levato, il quale piede sarà sostenuto dal
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accento del verso o un po’ a capriccio, un piede de’ suoi compagni, e nell’ultimo verso un piede ogni parola: "Pis’ e ppisèllo, Colore così bbèllo
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Quanno se va a bbacià’ er piede a Ssan Pietro, bbisogna annacce co’ rispetto e ddivuzzione nun sortanto; ma adacio adacio; perchè si nnó, a le vorte
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ppiù a riarzasse in piede. Dice che la notte s’addrizza tutto addosso a un arbero, e llì llui ce s’addorme. E quelli che ne vanno a ccaccia ségheno
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, il tiro non è valido e bisogna ricominciare. Tirato che ha il sassetto nella nicchia numero 1, il giocatore salta con un piede dentro la nicchia stessa
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a ttera. Allora er Senatore, bbôna grazzia sua, je metteva un piede su la capoccia, oppuramente lo mannava via cor un carcio indove se sentiva mejo
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. Chiunque nel saltare tocca la riga col piede, prende il posto del paziente. L’ultimo dei saltatori deve dire, nel saltare, la parola Musa. Allora il
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’ restacce in piede manco una colonna. (Tutti s’erimio cresi accusì, insinenta a Pio IX e a Leone XIII che li 25 anni de San Pietro l’hanno passati e
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arzà’ un tantinello la vesta, e sse deve mette a ccavallo a la tavola indove stà er malato, e ddritta in piede i’ mmodo che ppossi camminà’ in in su e
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, per non essere oltre molestato. Allorchè esso ricomincia a giuocare grida invece: Co’ le càccole! Se al giocatore rincorso gli falla un piede e cade
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Veramente li romaneschi lo chiameno Scannabbécchi: ma è llo stesso. Guasi da piede a la salita de Montecavallo, a ddritta de cchi la scénne, prima de
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Si fa in parecchi ragazzi. Dei tre designati dalla sorte, uno fa il diavolo zoppo, e deve camminare con un sol piede; il secondo fa da portiere, e il
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ritirare. Qualora la pallina lanciata urta o inciampa in un sassetto, in un piede di uno spettatore, ecc., e il proprietario di essa grida subito: Moi
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