nostre braccia, sul lavoro delle nostre organizzazioni e delle società popolari nel nostro paese. Termina applauditissimo.
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supreme ragioni di principio e di unità e salva la competenza delle altre società centrali. Si affermò anche come norma imprescindibile che il Comitato
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parlamentari rurali, cioè 26 più 4 delegati dalla direzione della «società popolare» in Trento, più 5 fiduciari del collegio urbano meridionale, uno per ogni
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’Unione Popolare il 50% degli elettori popolari del giugno 1911, che ogni luogo elettorale abbia il fiduciario locale, che tutte le società economico
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società di coltura (Soc. Operaie Cattoliche, circoli di lettura, Alleanze, unioni professionali e società con simili scopi, escluse le giovanili e
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dalla società elettorale belga, concludendo che le nostre proposte sono molto più democratiche e più moderne. La cosa più semplice e naturale sarebbe
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