il Magalotti scriveva a Cosimo III di Toscana «non c’è in questa capitale persona che vesta civilmente, la quale non parli speditamente la dolce lingua
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solennemente una nuova tattica: quella di ignorarci. E la tattica del «volere e non potere». e finora non ce ne siamo accorti granché. Noi invece seguiremo
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Signore, signori, colleghi! La mia relazione non sarà un nudo enumerare dei fatti e degli avvenimenti ai quali prese parte in quest’anno sociale la
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robusta e fiorente virago. Dopo un inverno breve ci troviamo nella nostra primavera. Ma non siamo soltanto cresciuti di numero. In questi ultimi anni, si è
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attenzione speciale da parte dei colleghi. Solo una cosa abbiamo da deplorare che intorno al periodico edito dall’Associazione non vi sia maggiore
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non ha senso per loro, già dentro si sente il rumore di quella vita che dovrà farne una figura si bella; ma non basta. Che dobbiamo fare? Anche l
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