Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Una famiglia di topi

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Contessa Lara 20 occorrenze
  • 1903
  • R. Bemporad &Figlio
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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Tra le poche famiglie rimaste fedeli ai conti Sernici (poichè, pur troppo! nella sventura si trova di rado chi abbia tanto buon cuore da starci

tutti. Il conte, quando aveva un momento di tempo, correva a casa a godersi il gradito spettacolo della gioia tornata nella sua buona famiglia, e

tratto s'udì giù nella via un organetto intonar le prime battute d'una vecchia mazurka. Rita e Nello non si mossero: ne passare tanti di questi organetti

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tra la paglia; quattro elastiche zampe di raso spiccarono un salto agile in giù, senza rumore, e due occhi scintillarono nella mezza oscurità mandando

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sparecchiata. E, balzellon balzelloni, attraversò i salotti, attraversò lo studio della contessa, ed entrò nella camera. Gli scuri della finestra erano chiusi

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de' suoi dentini; l' altro, nella sua beata stupidaggine, non capiva come si desina di mala voglia, se manca uno della famiglia. Un giorno che la

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venuto! - dicevano nella loro lingua Ragù. e la Caciotta. - Ben trovati! - rispose il forestiero. - Sei parente dei topi di scuderia? chiese Moschino

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? Moschino e Bellino, quello per avidità, questo per ignoranza, s' eran già buttati su le noci. Ma Dodò li ammonì, nella loro lingua, che le noci si mangiano

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anche ai topi convenne abituarsi come i loro padroncini. Fu Caciotta la prima che incominciò i bagni; tanto più che nella gabbia del girogavo le si era

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sofferte nella nostra vita da zingari. - Ragù, rassicurato su l' avvenire, dichiarò, volgendo qua e là la testina con gli occhi lucenti che piacevano

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momento la Letizia, che doveva portar il caffè e latte co' panini imburrati per la fine di tavola, entrò tutta turbata nella sala da pranzo, e

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frustati, Nello e la Rita s' avviarono nella sala da studio a fare i cómpiti per la scuola. La Letizia, sapendo che la padrona non disdiceva mai gli ordini

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alcuno, a domandare notizie e a recare conforti alla moglie. Da quel giorno, la Caciotta fu trattata nella famiglia Sernici con ogni sorta di premure

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intelligenza, poichè il Signore nella sua bontà vi ha concesso l' uno e l' altra, i poveri cuori e le oscure intelligenze di queste bestiole corrispondono

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portare nella sua paniera nativa; nè più nè meno delle formiche, che s' ingegnano tanto per accumulare le loro provviste. E non soltanto s' impadroniva

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morbidi, la carta e gli stracci di tela, che la Letizia aveva ordine di cambiar tutt'i giorni nella canestra dei topi. E se, per caso, Bellino non

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dargli il buon giorno. Allora scivolava, grave e soddisfatto, e se n' andava tranquillamente a schiacciare un pisolino nella biblioteca della contessa

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. Soltanto a Moschino era permesso d' andar qualche volta a trovare Dodò nella biblioteca; Moschino gli si metteva a torno a grattargli il collo e la testa

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balzava in piedi; Moschino andava avanti, e tutti e due scivolavano dalla libreria e correvano balzellon balzelloni nella stanza da pranzo. Ma una sera, i

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sapeva come fare, non ostante i suoi guai, per tenersi dal ridere. Frattanto Dodò, seduto pacificamente nella libreria, si ripuliva i baffi e la testa; e

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Il congresso dell'Associazione universitaria cattolica trentina - Relazione del presidente

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Alcide de Gasperi 3 occorrenze

Anzitutto una constatazione evidente: noi siamo cresciuti. Cinque anni fa, l’Associazione si agitava appena nella culla ed ora è venuta su come

Le nostre conferenze popolari si mantennero sempre in questo indirizzo. Parecchi colleghi hanno già percorso gran parte del Trentino nella propaganda

celebriamo una festa, che sarà segnata nella nostra storia.

La questione meridionale (II red.)

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Sturzo, Luigi 5 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 240-244.
  • Politica
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Una analisi del problema nella sua portata è necessaria e s'impone. E entro in argomento.

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la camorra, la corruzione contro a sopraffare gli onesti che sono i più, ma nella vera condizione individuale.

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Per cui la vita di organismi sociali è stentata, sporadica, infruttuosa nella sua radice, quantunque nelle esplicazioni abbia parvenze di larga

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Questa condizione psicologica si riflette su tutti i problemi di ordine civile, sociale e religioso nella vita collettiva e trasforma anche i

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Necessità di provvedere a sé stessi nella vita interna delle regioni.

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Il legittimismo in Italia

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Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 245-249.
  • Politica
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La parola “dissipare l'equivoco legittimista” nella sua misurata espressione non significa “dar la caccia ai borbonici” ma trovar modo come nelle

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La questione meridionale

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Sturzo, Luigi 7 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 234-239.
  • Politica
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esiste se non nella riscaldata fantasia di politicanti, di giornalisti, di interessati; alterando linee e contorni, travisando fatti e condizioni

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sappiamo sentire cristianamente tutta la vita moderna, sentiamo anche quanto importanza abbia nella vita nazionale e nello sviluppo delle coscienze

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non hanno maggiore competenza di colui che nella carta d'Africa del Vaticano pose hic sunt leones;così per molti la geografia di Italia arriva a Roma

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uno stato nella violenta e artata caduta degli altri stati, una più che altro nell'unificazione uniforme, violenta, distruttrice delle tradizioni

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La distinzione fra nord e sud Italia non è una semplice divisione geografica, ma è una distinzione intima nella vita dell'Italia, che arriva sino al

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sensi e di pensiero esuberante. L'individuo aderge nella sua forza di comprensione della natura, il

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esuberante di vita in un moto di allegria e così pensoso, così individualista nella sua vita e così concettoso nel suo pensiero.

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I PREDONI DEL SAHARA

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Salgari, Emilio 14 occorrenze

, doveva trovare i quattro Tuareg destinati a lui per aiutarlo nella sua triste impresa. Praticissimo di tutte le vie e le viuzze della città, in pochi

abitanti, Esther non cadrà nelle mani dei kissuri. Avanti, amici! Confidiamo nella nostra buona stella e nella nostra audacia." Si erano messi a correre

delle guardie nel giardino. Essendo la luna comparsa dietro l'opposto padiglione, uno sprazzo di luce si proiettò nella galleria e sui tre fuggiaschi

?" "Ventimila talleri da pagarsi domani sera, nella casa di Samuele, cioè dopo i fatti compiuti." "Talleri che addebiterete a me," disse il marchese

La carovana rimase due giorni nell'oasi di Eglif, per rimettersi delle fatiche sopportate nella lunga traversata e per completare le provviste

tramutato in medico!" "Ha la benedizione," disse Ben Nartico. "Ci credete voi?" chiese il marchese. "Guardate, prima." Il vecchio era entrato nella tenda per

, erano stati subito condotti nella kasbah, dinanzi al vizir o primo ministro del sultano, per venire sottoposti ad un lungo interrogatorio, prima di

- Haggar, la cui fronte si era oscurata. "Se fosse ancora vivo, a quest'ora si sarebbe alzato e ci avrebbe fiutati." "Che si sia rifugiato anch'essa nella

, ma io devo recarmi nella Regina delle Sabbie." "Quale motivo vi spinge?" "Ve lo dirò più tardi, signore. Non sarebbe prudente farvelo conoscere qui

vide nei pressi del giardino, prima d'impegnarsi nella viuzza, fece il giro della casa e non vide nulla che potesse confermare i suoi sospetti. I

durata parecchie settimane coi predoni alle calcagna. Dapprima si era creduto che il colonnello fosse caduto nella lotta, ma poi delle voci, dapprima

; aspettiamo che il sultano e le sue guardie si trovino nella moschea. Intanto potremo assistere ad una parte della cerimonia." "Sia," rispose il marchese

sulla sella e guardò verso il nord, in direzione di Tombuctu. I kissuri continuavano a galoppare nella pianura sabbiosa seguendo sempre la via presa

il signor di Sartena, arrestandosi. Un ruggito formidabile rintronò nella foresta come un colpo di tuono, uno di quei ruggiti così possenti che non