Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Una famiglia di topi

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Contessa Lara 19 occorrenze
  • 1903
  • R. Bemporad &Figlio
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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pigliavano e davano ordini; nell' appartamento de' signori, i tappezzieri mettevano tutto a nuovo, drappeggiando alle finestre e alle porte le belle tende

, Moschino credè vedere la Caciotta andar attorno per i salotti in cerca di lui, inquieta: credè udire la voce di Rita e di Nello chiamarlo per tutte le

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Di fuori, l' uragano continuava a imperversare; la forza del vento schiantava i rami degli alberi; contro le vetrate della scuderia l' acqua batteva

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spavento.... Sentiva di non aver più nulla da sperare, e le sue sofferenze, a mano a mano che il tempo passava, diventavano così acute, da fargli quasi

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A un tratto, nel buio, brillò un lume che errava qua e là per il giardino. Su la ghiaia sonavano i passi di due o tre persone; su le foglie bagnate

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, cominciò a sentirsi un prurito per tutta la pelle; sicché ogni momento doveva grattarsi fin quasi a farsi uscire il sangue. Su le prime nessuno gli

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faceva la Ninì. La topina, quando si trovò sola, ricominciò i giri e le ricerche per la camera. Oh, se avesse potuto trovare un buchino donde

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bastò un' occhiata, e capì tutto. Diè un grido; e, come un pazzo, corse a chiamar sua madre: poi giù per le scale, come le gambe lo reggevano

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? Cosa può fare che le stia a cuore più del pranzo e del sonno? - si domandavano i ragazzi. E la Rita soggiungeva: - La povera Ninì non le faceva mai di

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le furie. Quando Dodò si presentò su la soglia dello studio della contessa, insieme con la Lilia, i bimbi gli vennero incontro, tutti contenti

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uscita, vivente e sorridente, al colpo di bacchetta d' una fata, da un ventaglio di carta di riso con le stecche di lacca intarsiate. Nello, egli

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dopo aver col girovago mangiato sempre un po' di pane nero e raffermo, bagnato nell' acqua, il trattamento dei prigionieri, le pareva curioso, poverina

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quello che la circondava le era nuovo e le tornava gradito, si fece animo e, per curiosità, allungò la linguetta e cominciò a leccare. Bono

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' insegnare alle sue bestioline le regole della buona creanza. La Letizia portò in tavola delle uova affogate, in un bel vassoio d' argento; e subito la

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Caciotta! - In quel frattempo la Letizia aveva preso la topina in mano, e l' andava palpando da tutte le parti. - Ora capisco! - gridò alla fine. - Sa

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. I bocconi più ghiotti eran per lei; per lei i baci e le carezze de' bambini; la stessa signora le aveva dato un bel pezzo di bambagia, perchè la

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A quattro mesi Dodò pareva già un vecchio topo di tre anni, tanto era serio e ordinato in tutte le sue faccende. In uno scaffale della libreria s

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' accostava al padrone e si levava su le zampine e lo spingeva con tutto il corpo come per digli: - Andiamo, via! - E siccome il conte, dopo pranzo, si

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quale non amava que' discorsi - sarà, quel che Dio vuole; intanto andiamo a desinare, che sento la voce del padrone. Dodò rizzava le orecchie, e

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Il congresso dell'Associazione universitaria cattolica trentina - Relazione del presidente

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

organizzazioni uno dei posti più avanzati, e l’essere per gran parte dell’anno tagliate le comunicazioni col grosso dell’esercito cattolico, rende

La questione meridionale (II red.)

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Sturzo, Luigi 2 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 240-244.
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; non ci comprendono neppure i cattolici, di tutte le gradazioni, dall'estrema destra all'estrema sinistra; e perciò che anch'essi concorrono a

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I primi dieci anni si visse di idealità (unità — Roma cap[itale] — trasformazione ecc.) e allora le forze (sia pure traviate) ma vive e individuali

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Il legittimismo in Italia

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Sturzo, Luigi 6 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 245-249.
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chiarirsi, dando a ciascuno le proprie responsabilità.

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governi o di dinastie regie o di ideali repubblicani. Il nostro ideale religioso, civile e sociale ha obiettivi più alti, che non siano le

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Le parole non sono queste, ma il senso dei loro articoli polemici è chiaro ed è precisamente questo. Essi così piantano una questione politica, una

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aderire alla repubblica, smettendo le viete rivendicazioni legittimiste, che scindono le forze cattoliche, che rendono inviso il nome di cattolici alle

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Onde sin che non si arrivi alla soluzione del grave problema, che può durar secoli, come durano secoli le catacombe, il diritto della Santa Sede alla

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, astenendosi dalle urne, domani andando alle urne; formando le coscienze cristiane e ravvivando gl'ideali guelfi della missione dell'Italia; contrastando il

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La questione meridionale

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Sturzo, Luigi 4 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 234-239.
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eco è tuttora così viva in questi luoghi, ha contribuito a creare una quasi leggenda, attraverso le arringhe interessate e preconcette di avvocati, le

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Non occorre, o meglio, sento il dovere di premettere una dichiarazione: non sono uno chauvinista,che vengo qua a descrivere le bellezze della mia

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e poscia il resto è segnato con le parole hic sunt meridionales.

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Crispi però vedeva tuttora le cuciture di questa nazione Raccolta da tanti stati precedenti, e più che altro formata dalla sua somma., divenuta anche

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I PREDONI DEL SAHARA

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Salgari, Emilio 18 occorrenze

e che solleva furiosamente le sabbie, coprendo sovente le carovane e soffocandole. Una calma completa regnava dovunque, anche agli estremi confini

Un'ora dopo, la carovana del marchese e quella di Ben Nartico lasciavano il duar per inoltrarsi nel deserto, le cui sabbie, trasportate da soffi

Il Niger, la cui esistenza fino a centocinquant'anni or sono era quasi stata messa in dubbio e le cui sorgenti non furono note che negli ultimi cento

noi, abbiano nascosto le loro imbarcazioni fra i canneti delle rive." "Ma tu sei un uccello di cattivo augurio," disse Rocco. "Conosco la caparbietà di

Pochi minuti dopo, Ben, Esther ed il marchese, seduti attorno ad un tavolo, in una delle stanze interne, si raccontavano le straordinarie vicende

venite?" chiese il vecchio ministro, dopo averli osservati a lungo. "Io sono figlio d'una nazione potente, che ha esteso le sue conquiste fino al

che di collera. Certamente le palle ricevute non dovevano averlo messo di buon umore e quei pezzi di piombo dovevano cagionargli non poco fastidio

ancora," disse rabbrividendo, "e le sabbie forse continuano ad accumularsi dinanzi a questo rifugio." S'avvicinò ad Esther. La giovane dormiva ancora

inquieti, temendo che si fossero rifugiati in una caverna priva di qualsiasi apertura. Le sabbie, otturando l'ingresso, forse avevano intercettato l'entrata

respirazione difficile, gravava sul deserto, sugli uomini e sugli animali, ma la rifrazione delle sabbie, così dolorosa agli occhi, specialmente per le

avevano udito al di fuori le grida del mehari seguite da ruggiti terribili. Nella fretta di rifugiarsi nella caverna, si erano dimenticati di prendere

l'opposta riva onde tenersi fuori di portata dai moschettoni dei nemici. Era una solida barca, costruita con tavole grossissime, che le palle dei pessimi

tutte le maledizioni di Allah e di Maometto. Tutte le razze e tutte le sette del Marocco vi erano rappresentate. Si vedevano mori in abito di gala, con

una viva commozione per le liete novelle recate, interrogò lungamente il traditore sulla sorte toccata al colonnello. El-Melah aveva già preparato la

Su una vasta pianura che s'abbassava in forma d'imbuto, una numerosa carovana giaceva senza vita, abbattuta fra le sabbie. Uomini, cammelli, cavalli

, scompigliando le colonne e facendo cadere l'uno sull'altra parecchi altri animali che non avevano avuto il tempo di evitare i banditi. Parecchi Tuareg

tutti e tre verso il baobab, girando e rigirando intorno al tronco e allargando sempre più le ricerche. Nulla! Il negro era veramente scomparso

grande deserto e sono meno crudeli dei secondi, quantunque non meno pericolosi per le carovane. Preferiscono ricorrere più all'astuzia che alla violenza