' oro e d'argento, per eseguire a ricamo i più bei disegni a rabeschi, per guarnire a volte dei mobili, a volte dei vestiti o suoi o di Rita. La contessa
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. Il topolino sembrava impazzito dalla gioia. Con le zampine faceva forza per alzarsi quanto più poteva su le mani dei suoi padroncini, e stringeva loro
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Ma io ve la riferisco in lingua topesca: si chiama La guerra dei topi e delle rane; attenti che incomincio. Il topo istruito si ripulì la bocca, si
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pregarono di seguitare La guerra dei topi e delle rane. E il buon topo, come que' cantambanchi che raccontano l'avventure d'Orlando e di Rinaldo in mezzo
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Dei passanti si fermarono, poichè di topi indiani non se ne veggono dimolti, e mai su la strada. La Ninì faceva pietà anche a quelli che avevano il
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frantume di vetro; mangiare uno zolfanello; far altri sbagli, naturali in un topo, e.... morire, Dio guardi! anche lei. Quando con la famiglia dei
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aveva fatti preparare senza saputa de' figliuoli, dei piccoli biglietti d'invito su cartoncino roseo a caratteri d' oro, con a capo un curioso disegno
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i pezzi di tela fina che i padroncini mettevan loro lì dentro a mo' di materasse. E lì dentro schiacciavano dei sonni di ore e ore, mentre Rita e
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lavato e profumato come me. Ormai abbiamo trovato dei padroncini che ci colmano di buone grazie, e che s' ingegnano di farci dimenticare tutte le pene
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soggiunse, volgendosi a Rita, che era felice di veder il suo grave babbo occuparsi dei sorcetti con tanta bontà: - Come gli dici tu, Rita, quando lo
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Il compito dei giovani
Signore! Signori! Amici! V’è nella storia degli italiani in Vienna dei periodi, la cui rimembranza fa nascere un momentaneo senso d’invidia: quando
Signore, signori, colleghi! La mia relazione non sarà un nudo enumerare dei fatti e degli avvenimenti ai quali prese parte in quest’anno sociale la
attenzione speciale da parte dei colleghi. Solo una cosa abbiamo da deplorare che intorno al periodico edito dall’Associazione non vi sia maggiore
Signore e signori! Noi abbiamo avuto durante quest’anno sociale anche delle tempeste e dei temporali ma furono temporali di primavera; e vi passiamo
Natale abbiamo offerto alla causa dell’università italiana l’appoggio dei cattolici trentini, cioè della maggioranza del paese. Per tutta risposta ci
organizzazioni uno dei posti più avanzati, e l’essere per gran parte dell’anno tagliate le comunicazioni col grosso dell’esercito cattolico, rende
Ed ecco l'origine dei nostri guai.
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dei fenomeni esterni della doppia vita naturale-sentitiva e storico-umana.
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3° Siamo dei colpiti dalle crisi economiche
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Socialismo anarchico dei fasci [18]93-94
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Clero servile e clero ignorante.Condizione dei cleri - R. Monarchia - Cesarismo - Municipalismo - Concordato dell'08
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Dalla lettura attenta dei documenti umani (un bel titolo messo dall'Osservatore Cattolico a titolo della protesta del Collegio Araldico contro di me
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, la difesa dei diritti della Santa Sede e la questione meridionale.
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rivendicazioni dei diritti storici di famiglie
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Le parole non sono queste, ma il senso dei loro articoli polemici è chiaro ed è precisamente questo. Essi così piantano una questione politica, una
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Invece non è così: si tratta della libertà e della indipendenza del Papa quale capo religioso dei cattolici, esclusivamente come tale e in rapporto
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a punta di diritto e di morale i passaggi delle dinastie e dei re, troveremmo da quanto sangue e da quante ingiustizie trassero i titoli di dominio
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stessi criterii dovremmo giudicare la questione romana, e ritenerla chiusa, come si ritiene chiusa ed è chiusa la questione dei Borboni nelle antiche due
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quella della religione; e tale sarebbe il proposito di legare la salvezza del mezzogiorno al ritorno dei Borboni E all'autonomia di un regno, etc. A
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che pregiudica di per sé all'azione generale dei cattolici e agli altri scopi per cui si lavora. Non diciamo quindi di dar la caccia alle persone, ma
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comprendiamo per intiero la nostra missione, dobbiamo partecipare con la vergine potenzialità dei nostri ideali.
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della polizia, questo grande fatto di vita nazionale, che ha elevato la nostra nazione a una vitalità notevole, non sarebbe andato incontro a uno dei
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forma come la base della psicologia degli abitanti del meridionale. L'influenza dei diversi popoli, ma principalmente della Grecia prima, degli arabi e
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dalla sua spaventosa magrezza, quantunque i marabutti siano più o meno tutti patiti a causa dei lunghi viaggi che intraprendono e anche dei lunghi
l'opposta riva onde tenersi fuori di portata dai moschettoni dei nemici. Era una solida barca, costruita con tavole grossissime, che le palle dei pessimi
imbarcazioni, ormeggiandosi dinanzi a Koromeh e sbarcando numerosi negri armati, ma poi non avevano più ripreso il largo. Dei kissuri invece nessuna nuova
, marchese," disse Esther. "Pensiamo invece a salvare Rocco." "Noi siamo pronti, è vero, Ben?" "Ci metteremo alla testa degli arabi e dei Tuareg e non
quel pandemonio. Dei morti non si occupavano punto. La vita d'un uomo in Africa vale tanto poco! Forse l'unico rincrescimento che sentivano era quello
abitanti, Esther non cadrà nelle mani dei kissuri. Avanti, amici! Confidiamo nella nostra buona stella e nella nostra audacia." Si erano messi a correre
dalla passione dei viaggi. Prima d'inoltrarsi in questo deserto aveva già viaggiato sul Nilo esplorando regioni allora poco note, anzi vi aveva perduto la
Il marchese Gustavo di Sartena, come la maggior parte dei corsi, era nato per la vita avventurosa. Di temperamento irrequieto, di natura ardente, si
grande deserto e sono meno crudeli dei secondi, quantunque non meno pericolosi per le carovane. Preferiscono ricorrere più all'astuzia che alla violenza
, sforzandosi di sorridere. "Se mi farete conoscere il vostro ex padrone, gli farò sentire il peso dei miei pugni," disse Rocco, indignato. "Trattare così
carni del povero mehari. "Vi assicuro, marchese," disse Ben, "che dei brividi ne ho provati durante le ore angosciose della nostra prigionia. Credevo ad
anni, aiutò la giovane a scendere da cavallo, mentre due schiavi negri recavano dei vassoi colmi di frutta, di pezzi di zucchero e di aranci, importati
Il Ramadan, la quaresima dei mussulmani, che dura solamente trenta giorni invece di quaranta, stava per finire anche a Tafilelt, città perduta ai
dovessero finire mai, ed ora in lunghe file di dune che davano l'aspetto di onde solidificate, stancando immensamente gli sguardi e anche l'anima dei due
che poi era subito scomparso. "Vi sono degli uomini nascosti là," disse. "Chi saranno? Dei kissuri forse?" Stette un momento esitante, poi impugnata la
dell'arrivo del sultano e dei suoi kissuri, erasi cacciato fra la folla, scomparendo senza che nessuno se ne accorgesse. Il miserabile, certo ormai di