' amor tuo e dei ragazzi, e questo non mi è mai mancato, davvero! - Nè ti mancherà mai, mia cara! - le assicurava il marito, tutto commosso dalla bontà
anche prova, quasi sempre, d'aver animo buono e carattere fermo. Il bambino gongolava dalla gioia; anche la sua cara mamma, dunque, approvava quella
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palazzo, gli suggerirono l' idea di rinunziare al viaggio verso la strada; di modo che voltò risolutamente dalla parte dell' orto. Il tempo, vero tempo d
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, in quel luogo sconosciuto, così grande, dalla vegetazione che lo intricava come un labirinto, dove sarebbe andato Moschino per ripararsi dalla
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sa come, egli si trovò di nuovo in giardino, sotto le piante, per quei lunghi viali che ora gli parevano eterni. Ogni cosa era bagnata dalla pioggia
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gli si rinvigorirono come per incanto; uno spirito nuovo gli riscaldò a un tratto le vene; il cuore pareva che gli volesse scoppiare dalla commozione. E
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piangendo dalla mamma, e le fece vedere il topino. La mamma la consolò, e le promise di chiamare un veterinario. Il veterinario disse che bisognava radere il
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zampate da' suoi persecutori, si lasciò sdrucciolare giù dalla tavola sul grembo della Rita. - Sì, sì, sta' lì, Moschino mio, povero Moschino
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. - In fatti la contessa, che si sentiva un poco meglio, s' alzava, sorretta dalla Letizia e dal conte: i topini scesero giù dal letto, e andarono a
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prese più d' una sgridata, una sgridata leggiera del resto, dalla mamma; perchè avrebbe voluto alzarsi ogni momento da tavola, per andar a vedere che cosa
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' appostò di qua dalla fila delle bottiglie, e quasi trattenendo il respiro, si pose in ascolto. La Lilia seguitava un discorso avviato da un pezzo. - Ma sì
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; che riprese, voltandosi dalla parte di Rosicalegno: - Orsù, dammi retta. Siccome io sono d' un carattere leale e risoluto, e non mi garbano i mezzi
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di Ragù e della sua femmina. - Sì, sì, mamma; Caciotta! Caciotta! - gridarono i ragazzi saltellando dalla gran gioia. E riflettevano ad alta voce
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cose buone. Dodò pigliava i suoi bocconi, serio e grazioso, dal piatto stesso del conte e della contessa, ammirato e lodato, non soltanto dalla Rita e
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' acqua tiepida, dove la topina fu immersa fino al collo. Caciotta, tutta tremante dalla grande impressione che le produceva questa novità, aveva
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come cagnolini da una stanza al- l' altra, a prendere il cibo dalla bocca, come due piccioni, e altri simili garbi. Con gli antichi esercizi non li
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' suoi piccini.... - A tale notizia la Rita e Nello si misero a saltare e a strillare battendo le mani; parevano ammattiti dalla contentezza. La madre
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qualcuno, e poi, lesta come un razzo, corse dalla parte della Caciotta. Era Ragù che avendo inteso tutta quell'ira di Dio, andava, ora che non c' era più
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' era il più ardito di tutti e anche il più allegro, fu il primo a salire sur una mano di Nello, e dalla mano a dar la scalata al braccio, per andare
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manifestare ogni suo desiderio o bisogno. Quando Dodò aveva fame, scendeva bel bello dalla biblioteca, andava fiutando dove si trovava qualcuno di
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' amore e dalla considerazione di tutti. Egli portava rispetto al babbo e alla mamma; voleva bene, ma stando su le sue, a' fratellini e alle sorelline
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balzava in piedi; Moschino andava avanti, e tutti e due scivolavano dalla libreria e correvano balzellon balzelloni nella stanza da pranzo. Ma una sera, i
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un momento dalla miseria della vita individuale quotidiana, in quest’ora di entusiasmo, l’uno indovina negli occhi dell’altro il profondo sentimento
i colleghi di pensare più efficacemente alla collaborazione specialmente quelli che, liberi dalla pressura della propaganda, vi dovrebbero consacrare
Un po' di storia dal '94 sino a oggi, un decennio. Dalla Sicilia a Napoli.
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Dalla lettura attenta dei documenti umani (un bel titolo messo dall'Osservatore Cattolico a titolo della protesta del Collegio Araldico contro di me
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Ma in Italia una questione religiosa viva sempre, per la sua intrinseca natura tiene diviso lo Stato dalla Chiesa e lontani i cattolici dalla vita
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Crispi però vedeva tuttora le cuciture di questa nazione Raccolta da tanti stati precedenti, e più che altro formata dalla sua somma., divenuta anche
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, ritenta l'esplorazione, raggiungendo i monti Kong, dove si trovano le sorgenti del fiume. Ritornato cinque anni dopo, viene preso dalla tribù degli
giunte delle antilopi che il simun aveva cacciato dalle dune. I leoni però, forse molto spaventati dalla furia crescente dell'uragano, si erano
slanciarsi fuori dalla macchia, quando verso l'accampamento echeggiarono urla di terrore, seguite da tre detonazioni. "Chi assale i nostri uomini?" gridò
Liberata Esther e fattala scendere dalla rupe, il marchese ed El-Haggar si misero senza indugio in cerca di Ben e di Rocco. Erano tutti molto
Ben Nartico, nel momento in cui la carovana si metteva in marcia. "È vero," rispose il marchese. "Quella della bestia uccisa dalla signorina Esther
sulla riva, cadde nel fiume colpito da una palla mandatagli da El-Haggar. Spaventati dalla precisione di quei tiri, i negri si affrettarono a nascondersi
dalla passione dei viaggi. Prima d'inoltrarsi in questo deserto aveva già viaggiato sul Nilo esplorando regioni allora poco note, anzi vi aveva perduto la
tratto di deserto che li separava dalla Regina delle Sabbie. Deserto veramente non lo si poteva chiamare, perché quantunque il suolo fosse ancora
Tasili ed i beduini? E la signora Esther?" Ad un tratto udì delle voci che echeggiavano dalla parte del cortile. "C'è qualcuno qui," disse. Si
, moschettati dalla parte della piazza e assaliti dalla parte della scala, dopo alcuni colpi di rivoltella avevano dovuto cedere. Solidamente legati
L'indomani, quando il marchese uscì dalla tenda, trovò l'uomo che aveva strappato miracolosamente alla morte, seduto sulla sella d'un cammello, cogli
dal doppio peso e dalla stanchezza, si lasciasse raggiungere dai Tuareg. Il destriero però, oltre ad essere robustissimo, era ancora pieno di vigore
formidabile predone del deserto. Era un individuo di cinquanta o sessant'anni, dalla pelle molto bruna, con una barba lunghissima e completamente
Grames, dopo una lunghissima marcia giunsero a Teneg-El-Hadsk, una delle ultime stazioni del deserto. Solamente poche giornate li dividevano ancora dalla
anche c'erano dei pericoli da sfidare. Il deserto dalla parte dell'Algeria, era chiuso agli europei, perché i Tuareg vegliavano, pronti a massacrare la
salvato dalla morte. Evitava gli sguardi del marchese, non rispondeva che a monosillabi e procurava di tenersi coperto il viso per non lasciar scorgere il
fuoco. Il chiavistello, spezzato dalla palla, cedette senza però che la porta si aprisse. "Mille pantere!" esclamò il marchese. "Signore," disse Rocco
slanciarono all'impazzata verso il campo della morte, spinti un po' dall'avidità del saccheggio, ma soprattutto dalla speranza di trovare ancora dell'acqua
filo di voce. Il marchese non rispose. I suoi sguardi si erano ostinatamente rivolti alla fessura, dalla quale scendeva un fascio di luce rossastra. "Là
tutta la purezza l'antico tipo semitico. Quel giovane, vedendosi piombare addosso i fanatici, si era levato dalla cintura un pugnale ed una pistola col
tutto pronto per assicurarci la fuga?" "Una scialuppa ci aspetta a Kabra e quattro rapidissimi mehari ci attenderanno fuori dalla parte del mezzodì. Il
rapidamente fuoco. Si udì un grido, poi un tonfo. L'uomo era caduto e si dibatteva nell'acqua, a pochi passi dalla scialuppa. Rocco con un poderoso colpo