proibizione vetero-testamentaria dell'immagine) cui la tradizione giudaica rimane fedele. Il contributo pone l'interrogativo dell'iconografia della
panofskiano, ci s’avvede che l’iconografia parte da un privilegiare il signifié delle immagini considerate rispetto ai signifants delle stesse, che
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Nel Rinascimento si codificò anche una vera e propria iconografia della Malinconia, legata alla tipologia dell’artista di genio, con un’immagine resa
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’iconografia di ispirazione anarchica sovvertendone gli stereotipi tradizionali. Cross, che nell’estate del ’93 è ospite di Signac a Saint-Tropez e si dedica
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ben aperti, secondo l’iconografia, allora molto diffusa, del Christus Triumphans, ovvero del Cristo crocifisso che non solo appare vivo, ma non mostra
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dei materiali da lui utilizzati. All’autore delle opere non si chiedeva di apportare cambiamenti nello stile o nell’iconografia, ma di fare del proprio
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del Nuovo Testamento era impegnato nella sua opera di apostolato (a questa assenza si ricollega l’iconografia del “Dono della cintola”, dove la Vergine
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ASSUNZIONE DELLA VERGINE: L’iconografia viene codificata in ambito gotico, nel XIII secolo, nei rilievi scultorei che adornano i portali delle chiese
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Per descrivere l’iconografia prendiamo come esempio le tre grandi tele dipinte da Paolo Veronese per il soffitto della Chiesa di San Sebastiano alle
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. Guido Reni nel Davide con la testa di Golia, conservato agli Uffizi, usa un'iconografia vicina a quella caravaggesca, aggiungendo alcuni elementi
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l’iconografia più diffusa è quella che mostra Amore, con le ali ancora spiegate, mentre abbraccia Psiche per riportarla in vita. È un’iconografia
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volto. In pittura, nel Cinquecento e nel Seicento, l’iconografia può assumere due diverse forme che riguardano il momento della gara musicale o quello
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. L’iconografia più diffusa è quella che mostra Dafne, con le braccia sollevate che si stanno già trasformando in rami con delle foglie, mentre Apollo
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secondo tipo d’iconografia, aggiungendo l’immagine di una vecchia ancella che solleva il grembiule per raccogliere le monete e un cagnolino
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montagne ed uccidendo i Giganti. L’iconografia più antica del tema è di epoca ellenistica e la possiamo ritrovare nel fregio dello zoccolo dell'Ara
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. Paride scelse l’offerta di Venere assegnando a lei il pomo d’oro che la eleggeva come la più bella. Il tema presenta due tipi di iconografia: la prima
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. Il tema ha una iconografia che risale all’arte vascolare del V secolo a.C., ripresa poi in epoche successive. Icaro è raffigurato mentre precipita a
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essere presa ad esempio per questo tipo di iconografia.
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Due sono i tipi di iconografia che riguardano la storia: uno relativo alla partenza di Adone per la caccia, con il commiato da Venere, l’altro
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iconografica; il tema trova un grande sviluppo dal Rinascimento in poi. L’iconografia più diffusa raffigura Giove, in forma di nube, che abbraccia la ninfa
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quel suono che pensò di riprodurlo costruendo con le canne un flauto a cui dette il nome di Siringa. In genere l’iconografia riguarda il momento
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era, facendola innamorare. L’iconografia è caratterizzata da una sorta di “giardino chiuso”, che allude alla inviolabilità del regno di Pomona, dove
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tentazione di raccoglierli perse la gara, e fu costretta a concedersi. L’iconografia più consueta è quella che mostra il momento della corsa con
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suggere il latte dal proprio seno. L’iconografia mostra una giovane fanciulla con un seno scoperto mentre un uomo canuto con la barba sugge dalla mammella
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’azione, in quanto le loro figlie si erano innamorate dei loro rapitori. Quella del ratto è una iconografia molto affollata dove il racconto assume una
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ardenti bruciò le ferite dell’idra per evitare che spuntassero altre teste, ed in questo modo riuscì ad ucciderla. L’iconografia più diffusa, già in
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fine della sua missione terrena. Tratteremo più avanti gli esempi relativi a questo genere di simbolismo. Nell’iconografia della Sacra conversazione
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MADONNA DEI RACCOMANDATI O MADONNA DELLA MISERICORDIA: L’iconografia serve a testimoniare il ruolo della Vergine come mediatrice della grazia divina
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Lorenzo Lotto nell'Annunciazione conservata nella Pinacoteca di Recanati usa una iconografia piuttosto originale: la Vergine porge le spalle all
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-Arts di Caen, usa questa iconografia da cui Raffaello deriva il suo famoso dipinto di Brera.
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originale, è l’iconografia usata per la composizione Natività di Cristo, di Francesco di Giorgio Martini, nella Chiesa di San Domenico, a Siena. La
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Cristo, conservato nella National Gallery a Londra, usa proprio questo tipo di iconografia (figura 23). La figura del Cristo si erge immobile al centro
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che l’iconografia popolare attribuisce alla Madonna. Il colore può veramente essere un imperativo e, quando lo si tramuta, si tende a perdere il senso
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). Da questa capacità di combinazione e proliferazione delle immagini dipende lo straordinario sviluppo, nel tardo Manierismo, dell'iconografia sacra e
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fissità quasi emblematica la ben nota iconografia: questa superficie cresciuta al livello della «haute paté», come una bandiera o un continente, come
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Non che la precedente iconografia religiosa di Manzù fosse permeata di un minore spirito mistico; ma come il sentimento verso la donna era prima più
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’iconografia dei mass media secondo i modi di un realismo dell’oggetto e dell’immagine. Già la mostra newyorkese della fine del 1962 alla galleria
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». Successivamente l’attenzione di Rotella si è spostata dalla materia all’immagine, all’iconografia incisiva e popolaresca, ed in questa nuova fase il
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non scaduto ancora ad anonimo componente della massa, si sovrappone alla iconografia oggettiva e ne ricava seducenti motivi poetici, narrativi
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analitica; il pittore si mostra interessato meno all’iconografia e più alla deformazione e alle novità visuali introdotte dai mezzi di comunicazione di
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Partita dal mondo cittadino e da una iconografia pubblica, la corrente oggettuale degli anni Sessanta approda, infine, su un mutato orizzonte, dove
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Accettando in numerosi quadri una rigida iconografia (la bandiera, il bersaglio, i numeri e le lettere dell’alfabeto, come più tardi la carta
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le braccia: mentre nel fondo Sant'Anna (con iconografia novissima, se non erro) si stacca dal letto ed è trattenuta a stento nel desiderio di
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Ma che da queste sue ricerche scaturisca nuova luce su quel campo tuttora contrastato, è più che dubbio. Secondo il M. infatti, l'iconografia è
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Ci spiace che le sviste del M. non si arrestino qui. Egli segue infatti identificando «l'invenzione» con la libertà dell'iconografia, libertà che
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indiana. Questa «iconografìa» nord-indiana non deve stupire, dice il Supka, dal momento che il dialetto turco va ricercato nei territori dell'Asia centrale
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infatti, mentre richiamano al senso profondo del teatro, alle sue stesse origini, rendono realizzabile sullo spazio scenico tutta una iconografia
edizioni, e l’autore iniziò poi la pubblicazione di una monumentale Iconografia del regno animale, che fu terminata soltanto dieci anni dopo la sua
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lunghi alla Beatles, occhi intensi di color marrone, sguardo laterale come se volesse suggerirci l’originalità del suo punto di vista. L’iconografia ci
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denominazioni più importanti, aumentati gli apparati di analisi e sintesi (tabelle e box), considerevolmente migliorata l’iconografia. Un sentito
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