, come un idolo. - Annina, ecco mia zia Gaetanella Improta - diceva Mimì Maresca, presentando una donna anziana, in capelli, ma in veste di broccato
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Stefano, l'arciprete Giovanni, il canonico Ottaviano, la zia Carolina, la cugina Candidella, nomi costantemente nuovi, che si accumulavano coi vecchi. Don
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parola, con la luce che batteva sulla testa pallida e affinata, ma dagli occhi vividi, della zia, sulle teste, già un po' consunte dalla fatica lunga
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Accademia della crusca
