riaccesa la candela, sulla soglia dell'uscio, esitò. Aveva nel petto un rodìo, come se due mostri ignoti si contendessero a colpi di zanna il suo
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cortinesi De Zanna, Gillarduzzi, Angeli e Franceschi, la gioia di potersi classificare fra i primi anche in questa difficile specialità. Il quartetto
incolumi, proseguivano poi coi propri mezzi. Più gravi sembravano a prima vista le condizioni di De Zanna e Cillarduzzi. Invece fortunatamente i dottori del
blocco dominante di quattrocento metri sul mare di verzura. Gli uomini, nei millenni, lo lavorarono come si lavora la zanna dell'elefante; la roccia